Agricoltura, nuove prospettive di lavoro a Teramo

TERAMO – Si intravedono nuove possibilità occupazionali nel panorama agricolo teramano. Lo rende noto la Coldiretti di Teramo intervenuta in una nota per sottolineare che se nei prossimi anni l’agricoltura italiana sarà in grado di offrire opportunità a 250mila lavoratori, una fetta di questi potrebbe trovare occupazione anche nelle imprese agricole della nostra provincia. Le opportunità lavorative si concentreranno nei prossimi mesi, per la raccolta di frutta, verdura e per la vendemmia sfruttando anche la possibilità del sistema di pagamento con i voucher. “Nel teramano – dice Coldiretti – il settore, seppur con difficoltà, sta tenendo testa alla crisi in un contesto regionale contrassegnato dalla flessione” Secondo i dati diffusi da Infocamere, e aggiornati al primo trimestre di quest’anno, Teramo fa registrare una sostanziale stabilità nel numero di imprese attive che ammontano a 6.568 rispetto alle 6.565 dello stesso periodo del 2010, dato in controtendenza rispetto alle province di Chieti (-345), L’Aquila (-253) e Pescara (-66). «A crescere sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità – ha spiegato Raffaello Betti, direttore della Coldiretti Teramo – con particolare riguardo per le figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, nella conduzione di macchinari o nella gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda e che vanno dalla vendita diretta dei prodotti tipici ai processi di trasformazione». Le difficoltà di reperimento di manodopera riguardano soprattutto le figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi.