I legali di Parolisi: "Stop alla pubblica lapidazione"

TERAMO – "Non si arresta la pubblica quanto ingiusta lapidazione di Salvatore Parolisi, gestita anche da trasmissioni tv che ormai hanno smarrito il senso della loro funzione". Gli avvocati del marito di Melania Rea, indagato per l’omicidio della moglie, annunciano in una nota l’intenzione di tutelare Parolisi "in tutte le opportune sedi legali", dopo l’intervista che l’amica di Melania, Valentina, ha rilasciato ieri alla trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto. Valentina, già sentita dalla procura di Ascoli Piceno, ha detto fra l’altro che Melania avrebbe minacciato telefonicamente l’amante di Salvatore, la soldatessa Ludovica, di farla allontanare dall’Esercito se non avesse interrotto la relazione con suo marito. "Ieri sera – affermano gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, difensori del caporalmaggiore – la folla dei lanciatori di pietre si è arricchita di una nuova esibizionista: persone che, sapientemente imboccate, pur di apparire, si avventurano senza vergogna e rispetto per Melania, in racconti farneticanti e diffamatori". Tale, secondo i due avvocati, è il racconto "a scoppio ritardato dell’amica o pseudo amica Valentina". "Di fronte a questi barbari attacchi – concludono Gentile e Biscotti – tuteleremo Salvatore nelle opportune sedi legali". Valentina ha detto in tv di aver ricevuto varie confidenze da Melania, che avrebbe scoperto il tradimento di Salvatore fra il gennaio e il febbraio 2010, minacciando il marito di andarsene per sempre, e di non fargli più vedere la loro bambina. Una decisione poi rientrata, tanto che Melania – così sostiene Valentina – sicura che Parolisi avesse troncato la storia con Ludovica, era rimasta con lui ad Ascoli Piceno, dove l’uomo istruiva le soldatesse del 235/o Rav Piceno.