Cantagalli "chiude" lo stadio al Teramo, il sindaco media

TERAMO – Il Teramo calcio resta senza stadio, perchè il gestore taglia le utenze ed è costretto ad allenarsi sul campo di Colleatterrato. L’intervento del sindaco Brucchi nel pomeriggio permette di trovare un punto d’incontro: da domattina l’impianto torna disponibile in toto, ma solo se il patron del Teramo, Campitelli, manterrà l’impegno preso di saldare il dovuto. E’ successo tutto in meno di 12 ore. Dapprima la sorpresa: allo stadio di Piano d’Accio il gestore, la Cantagalli Appalti, ha staccato tutte le utenze, e ha di fatto reso indisponibile lo stadio per gli allenamenti; il campo resta invece disponibile, e gratuitamente, per le partite domenicale fino alla fine del campionato. Come si legge nella nota della Cantagalli Appalti pubblicata a margine di questo articolo, la decisione è scaturita dall’impegno non mantenuto da parte del club di pagare al 31 ottobre il conto mensile arretrato derivante dal contratto in essere con il gestore dello stadio. Nella vicenda è intervenuto sensibilmente il sindaco di Teramo che ha convocato le parti a una riunione a cui hanno risposto Cantagalli e il consulente di Campitelli, Carmine Tancredi. Il gestore ha accolto la richiesta di Brucchi di riapire le utenze per domattina, a fronte di una garanzia stragiudiziale del Teramo calcio di saldare il dovuto con una dilazione di pagameto al 31 dicembre del prossimo anno, fermo restando il recesso dal contratto a fine giugno. Di fatto il Teramo torna a poter utilizzare il campo per 24 ore: la garanzia stragiudiziale dovrà essere firmata e consegnata entro domani sera. In caso contrario, Piano d’Accio tornerà a non avere l’acqua calda per le docce…

Questa è la nota diffusa in mattinata dalla Cantagalli Appalti, in qualità di gestore dello stadio, a motivazione della decisione: «Il 18 ottobre, con una nota alla società Teramo Calcio si sollecitava il pagamento delle spettanze relative all’accordo contrattuale di concessione della struttura per gli allenamenti e le altre attività non agonistiche della squadra, comunicando contestualmente l’ormai acclarata morosità; il 20 ottobre 2011, la stessa Teramo Calcio, con propria nota, garantiva il pagamento delle suddette spettanze entro il 31 ottobre 2011, annunciando contestualmente la risoluzione del contratto di utilizzo dello Stadio Comunale al 30 giugno 2012». Secondo Cantagalli, il 31 ottobre è trascorso e «alla data odierna, il mancato rispetto degli impegni dichiaratamente assunti dalla Teramo Calcio, rende ulteriormente onerosa la gestione dello Stadio, al punto da mettere in difficoltà la scrivente società, costretta a farsi carico di ogni costo relativo alle utenze e al personale, pur senza aver fatto mai venire meno il proprio contributo economico alla stessa Teramo Calcio». Allo stesso tempo, il gestore comunica che «nella giornata di oggi si vede costretto a procedere al distacco di tutte le utenze (acqua, luce, riscaldamento, etc.) necessarie a garantire alla stessa Teramo Calcio la piena fruibilità dell’impianto nel corso degli allenamenti settimanali. Lo stesso gestore, in onore alla convenzione comunale, ma soprattutto allo spirito di teramanità che da sempre anima le sue scelte, anche con una sostanziosa partecipazione economica alla gestione della Teramo Calcio, precisa altresì che si farà carico di tutti i costi relativi all’utilizzo dello stadio per tutte le gare ufficiali, in modo da concederne l’uso alla Teramo Calcio in forma assolutamente gratuita, garantendo così la regolare partecipazione della squadra al campionato in corso». Cantagalli ringrazia «tutte le istituzioni che, nel tempo, si sono realmente e concretamente interessate alla faccenda, nel tentativo purtroppo infruttuoso di addivenire ad una soluzione condivisa e soddisfacente».