Università: "Dal centro-destra nessuna strategia di rilancio"

TERAMO – Accuse durissime rivolge sull’Università il consigliere del Pd Manola Di Pasquale che ritiene il centro-destra teramano parte in causa responsabile del declino dell’ateneo in termini di declino degli iscritti e di difficoltà economiche. “Solo ora ci si ricorda che a Teramo c’è una importante università e che bisogna individuare strategie politiche?”. Il riferimento della Di Pasquale è verso il tavolo di lavoro convocato dal sindaco Maurizio Brucchi per monitorare la situazione. “Negli ultimi anni l’amministrazione ed il sindaco quali azioni politiche hanno posto in essere per valorizzare l’Università e aiutare gli studenti? Anzi tutte le scelte strategiche hanno sempre penalizzato questa istituzione”. La Di Pasquale cita l’esempio della Casa dello Studente “finita nel dimenticatoio”, ma anche la scarsità di mezzi pubblici per gli spostamenti dall’ateneo al centro della città e i costi elevati dei canoni di affitto per gli studenti. Nel mirino del consigliere d’opposizione anche l’assenza di una politica di integrazione culturale e di intrattenimento della città con gli studenti e di una vera attuazione del diritto allo studio nella suo visone più ampia. “Da ultimo – dichiara infine la Di Pasquale – si sente parlare che è in animo del sindaco dare lo sfratto all’Università veterinaria dalla  scuola Molinari. Così il sindaco pensa di aiutare l’Università? Si può anche cominciare a ragionare su forme di federazioni tra le varie università abruzzesi nel rispetto delle esistenti realtà locali, ma prima bisogna che questo centro-destra dica chiaramente cosa vuole farne dell’università e quali sono le vere strategie per consolidarla e rivalutarla”.