Ruffini e Verrocchio (Pd): «Chiodi 'dimetta' Varrassi»

TERAMO – Ha fatto rumore negli ambienti politici la notizia del sequestro dell’unità operativa semplice a valenza dipartimentale dei fecondazione assistita da parte della Procura di Teramo. La prima reazione arriva dai consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini e Peppino De Luca, che rivolgono una interpellanza urgente al Governatore Chiodi affinchè "dimetta" il direttore generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi. «La misura è colma – dicono – non era mai successo che nella Asl di Teramo venisse addirittura posto sotto sequestro un reparto per gravi violazioni degli obblighi di Legge. Le responsabilità sono soprattutto del manager Varrassi, di cui torniamo a chiedere le dimissioni immediate». La sanità teramana secondo i consiglieri Pd «ha ormai perso la bussola, operando perfino al di fuori delle leggi dello Stato». Perché il dottor Ciarrocchi ha continuato nel suo lavoro pur sapendo di essere fuori dalla legge? E perché il manager generale della Asl di Teramo non è intervenuto in tempo? Sono queste le due domande che Ruffini e De Luca pongono a Chiodi: «Adesso il pericolo concreto – sostengono – è che alla Asl di Teramo venga comminata anche una pesante sanzione, che inevitabilmente ricadrà sulle povere tasche dei cittadini teramani. Dopo l’incremento delle liste di attesa, la crescita della mobilità passiva e la riconferma di Varrasssi con premio annesso pur in presenza di provvedimenti giudiziari a suo carico, riteniamo che Chiodi e la sua Giunta debbano prendere le distanze da Varrassi ed invitarlo a dimettersi». Ruffini e De Luca nella loro interpellanza chiedono «se esistono le prescritte autorizzazioni da parte del Ministero della Salute, della Regione Abruzzo e della Asl di Teramo che permettono al dottor Ciarrocchi di effettuare interventi di procreazione medicalmente assistita e nel contempo se sono stati acquisiti i documenti sulle iniziative giudiziarie a carico di Varrassi presso la Procura di Teramo e se ci sono decisioni in merito: se la giunta ha acquisito gli atti presso la Procura di Teramo così come stabilito nella delibera di conferma di Varrassi –  concludono – con questi ultimi fatti gravissimi non può che adottare i provvedimenti conseguenti sul manager, ovvero dimetterlo dal suo incarico per violazione di leggi e del principio di buon andamento e di imparzialità della amministrazione, così come prevede la Legge».
Sulla stessa linea è Robert Verrocchio. Il segretario provinciale del Partito democratico ritiene che la «Regione metta in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per sollevare il direttore generale Varrassi dal suo incarico». Perché quel reparto sia stato aperto in una maniera così superficiale è la domanda che Verrocchio pone: «Sono ormai mesi come Pd e come centrosinistra che denunciamo tutte le storture dell’attuale dirigenza Asl, e ormai le vicende si susseguono di giorno in giorno. Il Pdl, il sindaco di Teramo Brucchi, il Governatore Chiodi, continueranno a far finta di nulla e a sostenere che le nostre sono solo strumentalizzazioni? Il dato certo è che questa dirigenza sta distruggendo le strutture e l’immagine della nostra sanità. Spero in un sussulto di dignità da parte della giunta regionale».