TERAMO – In Abruzzo, nel 2012, hanno cessato l’attività 3.156 imprese artigiane, a fronte di 2.331 iscrizioni, con un saldo di -825 unità, pari al -2,28% (-0,64% nel 2011); nel complesso, al 31 dicembre dello scorso anno, erano 35.147 le imprese artigiane attive in regione. E’ quanto emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese italiane registrate presso le camere di commercio, diffusi oggi da Unioncamere. Per quanto riguarda invece le imprese generiche, lo scorso anno hanno chiuso i battenti 9.381 imprese, a fronte di 10.029 iscrizioni, con un saldo di 648, pari al +0,43% (+0,78 nel 2011); complessivamente, le imprese attive in regione alla fine del 2012 erano 150.548. A livello provinciale, Pescara si classifica al sesto posto della graduatoria nazionale, con 2.661 iscrizioni, 2.178 cessazioni ed un saldo di +483 unità, pari ad un tasso di crescita dell’1,35%. Segue Teramo, con 2.671 iscrizioni, 2.392 cessaazioni ed un saldo di +279 unità, pari ad un tasso di crescita dell +0,76%. Dati negativi, infine, per Chieti (2.736 iscrizioni, 2.755 cessazioni; -19 unità, -0,04 %) e L’Aquila (1.961 iscrizioni, 2.056 cessazioni; -95 unità, -0,30%).
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