TERAMO – L’economia del mare, in Abruzzo, fa registrare un valore aggiunto pari a oltre 788 milioni di euro, con un’incidenza del 3% sul totale dell’economia; circa 15.700 gli occupati nella ‘blue economy’, con un’incidenza del 3,2% sul totale dell’economia. E’ quanto emerge da una ricerca di Unioncamere presentata nell’ambito della prima edizione degli Stati generali delle Camere di Commercio sull’economia del mare che si è svolta a Gaeta. Nel complesso, a livello regionale, ci sono 5.320 imprese operanti nel settore dell’economia del mare, il 3,5% delle aziende attive in Abruzzo e il 2,5% di quelle italiane operanti nel settore. Il moltiplicatore del reddito dell’economia del mare, ovvero gli euro attivati sul resto dell’economia per ogni euro prodotto, in termini di valore aggiunto è pari a 1,3 (1,9 in Italia). A livello territoriale, il valore aggiunto è pari a 264 milioni di euro (3,3% di incidenza sul totale dell’economia) nel Chietino, 254 milioni di euro (4,2%) nel Teramano, 231 milioni (3,6%) nel Pescarese e 39 milioni (0,6%) nell’Aquilano.
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