Its, presidenza in bilico tra Mastrocola e Di Giosia

TERAMO – Le valutazioni per la scelta del successore di Salvatore Di Paolo alla guida dell’Its, l’Istituto tecnico superore di formazione sulle tecnolgogie agroalimentare, si concentrano su due filoni di pensiero. C’è una corrente infatti che ritiene che il testimone del presidente di Confindustria prematuramente scomparso alla guida della Fondazione Its vada affidato a un esponente dell’università, dal momento che si tratta di un ente di formazione. C’è chi invece vede una continuità ideale con un esponente proveniente dal mondo delle imprese, come lo era lo stesso Di Paolo. Interpreti di queste due correnti di pensiero all’interno del Consiglio di indirizzo della Fondazione sono Dino Mastrocola, prorettore dell’Università di Teramo ed espressione dell’ateneo, e Vanni Di Giosia, imprenditore dell’azienda Ali dOro, e rappresentante della società consortile Agire in seno al Consiglio. Intanto giovedì si è assistito ad una nuova fumata nera per la nomina del presidente durante la convocazione del Consiglio di indirizzo. Una nomina su cui si è accesa la dialettica politica alla vigilia delle elezioni per via di presunte pressioni sulla designazione della carica, ma sulla quale si è poi ritenuto di rinviare per ragioni di opportunità. Un nodo, quello su quale dei due candidari, e quindi quale filosofia far prevalere, che si è riproposto nella riunione di giovedì nella quale, sia per ragioni di opportunità che vorrebbero la politica fuori da questo tipo di indicazioni, sia per l’assenza di un congruo numero di esponenti in seno al Consiglio di indirizzo, si è preferito rimandare il tutto al 9 giugno. Da parte loro, sia Mastrocola che di Giosia, non confermano candidature ufficiali tuttavia, chiamati a rispondere sull’orientamento personale di fronte a questa eventualità, Mastrocola ha dichiarato: «Se il Consiglio di indirizzo dovesse chiedermi compatto di dare la mia disponibilità, non mi sottrarrò alla responsabilità di traghettare l’istituto verso le nuove sfide che lo attendono. Si tratta di sfide notevoli e che richiedono una larga convergenza e una compattezza da parte del Consiglio e non solo dell’indicazione di due o tre amici. Per lo stesso motivo sarei disponibile a convergere invece sulla figura di Di Giosia, qualora il Consiglio dovesse invece convergere sulla sua persona”. Freno tirato invece per Di Giosia che sulle indiscrezioni circolate sulla sua indicazione commenta: «Da imprenditore sono abituato a confrontarmi con cose concrete e al momento non si è parlato di questa possibilità. Eventuali valutazioni vanno fatte dopo una proposta. Al momento non mi pongo questo problema» .