Teramo crolla a Pistoia (1-4)

PISTOIA – (jacopo di francescoC’è aria da big match al Melani di Pistoia: gli Orange di toscana vogliono la quarta vittoria consecutiva fra campionato e coppa, e il Teramo non vuole lasciare le zone alte della classifica visti gli ultimi risultati. Comincia forte la squadra di mister Lucarelli, con Mungo e Falzerano a dare spettacolo. I ragazzi di Vivarini però reggono bene e al 33′ creano la prima occasione con un gran cross di Petrella mandato di poco alto da Bonaiuto: è il preludio al rigore guadagnato e trasformato da Donnarumma, che dimostra di aver ritrovato subito continuità nonostante qualche acciacco di troppo.
La Pistoiese reagisce bene, e in chiusura resta strozzato l’urlo del Melani: cross di un buon Tripoli, il solito Falzerano s’inserisce bene ma insacca di mano; il direttore di gara corregge l’assistente che aveva convalidato. Purtroppo per il Teramo il pubblico di casa si rifarà con gli interessi.
Ancora bene i biancorossi a inizio ripresa, due opportunità chiare per bomber Lapadula. Al 50′ cambia la partita: Scipioni atterra Tripoli lanciato verso Tonti, rosso diretto. Doppio cambio tanto ovvio quanto azzeccato di Lucarelli che mette dentro le due frecce, Piscitella e Coulibaly; proprio loro due confezionano il pareggio con la gentile collaborazione di Gobulovic all’11’. Neanche 10 minuti e la Pistoiese passa, ancora Falzerano da destra e ancora Tripoli a buttarla dentro. Seguendo la legge di Murphy, può andare sempre peggio e al 37′ Speranza infila con un autogol beffardo il compagno Tonti. Il Diavolo resta anche in 9, infortunio per Lapadula al ginocchio da valutare prossimamente, speriamo bene visto come può cambiare la qualità offensiva del Teramo anche in metà partita. Al 93′ c’è tempo per ammirare un bel destro a giro di Di Paolantonio infrangersi sul palo alla sinistra di Pazzagli. 
Oggi c’era davanti una squadra più attrezzata e un episodio ha cambiato tutto, da tenere in conto la buona prima ora, ma resta da rivedere la reazione alle espulsioni. Ora di nuovo al Bonolis contro la Pro Piacenza, anch’essa non troppo in forma: riscatto obbligatorio.