Teatro romano, perché il Comune non avvia i lavori?

TERAMO – Patrimonio monumentale e spazi culturali cittadiini sono gli aspetti della città su cui ha spinto maggiormente il consigliere comunale del Pd, Alberto Melarangelo nel corso dell’ultimo consiglio. La paventata chiusura dello spazio espositivo di via Palma viene definito penalizzante per la città, che nega la libera iniziativa artistica e non tutela lo spazio pubblico. Ma c’è anche il teatro romano nell’interrogazione Pd che chiede definitiva chiarezza e celerità rispetto ad una vicenda che rischia di divenire paradossale, «proprio ora che è stata espletata la procedura di appalto finalizzata alla liberazione dell’area del teatro dai palazzi incongrui che vi insistono. Si è chiesto il motivo per cui a fronte appunto dell’espletamento della gara da più di 7 mesi, vista la mancanza dei documenti di regolarità contributiva (Durc) delle prime quattro ditte in ordine di affidamento, non si proceda all’immediato affidamento alla quinta azienda che è in regola con la legge». Si è chiesto di dare un chiaro indirizzo politico agli uffici, affinché, nel rispetto della legge, possano finalmente iniziare i lavori di definitivo esproprio e demolizione di casa Adamoli e Salvoni.