Di Sabatino: «L'offerta di candidarmi è stata la cosa più bella che ho ricevuto»

TERAMO – Accoglie la decisione della Commissione nazionale di Garanzia del Pd «con assoluta serenità» il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, che indirizza i suoi «migliori auguri ai competitori politici in corsa». «Ognuna di loro – scrive – ha le caratteristiche giuste per giocarsi questa partita in un momento che necessita di tutta la nostra buona volontà di militanti democratici, di una capacità di critica e di una autorevole e autonoma elaborazione di sintesi all’impegno e al ‘duro lavoro’ per costruire un laboratorio Abruzzo vivace in grado di elaborare e produrre senza sudditanze e restituire con generosità alla comunità e al partito». «Non l’ho chiesta e ho riflettuto a lungo prima di accettare ma l’offerta a candidarmi a segretario del partito è la cosa più bella che mi sia capitata. In questa che potrebbe essere ribattezzata «l’epoca dell’incertezza – scrive ancora – dedicarsi alla costruzione di nuovi pilastri ai quali ancorare le radici di un partito che sta profondamente cambiando, senza sapere bene cosa vuole diventare, è la sfida intellettuale e sociale, prima ancora che politica, più grande». «Non ho chiesto di candidarmi e la richiesta, arrivata da molti autorevoli esponenti istituzionali e politici del Pd e da tutte e quattro le realtà provinciali, mi ha messo in difficoltà. La presidenza della Provincia, in questo particolare momento storico, è un incarico particolarmente delicato: c’è una macchina pubblica da riformare senza guardarsi indietro ma senza poter scegliere gli strumenti e le risorse per andare avanti. Solo per questo ho resistito a lungo alla richiesta di candidarmi a segretario regionale del Pd nel timore di non potervi dedicare il tempo e l’impegno che l’incarico presuppone». «Poi – conclude Di Sabatino – i fatti noti e, considerate le premesse, accolgo questi fatti con assoluta serenità».