Team, dal Consiglio emerge l'indicazione di un assetto misto pubblico privato… per ora

TERAMO – Il Consiglio comunale atteso oggi per tracciare una linea sull’assetto della Teramo Ambiente non si concluderà con un voto formalizzato, così come d’intesa tra i capigruppo di maggioranza e minoranza, ma una indicazione di massima è emersa vista la frammentazione interna ai gruppi. E’ l’indicazione per il momento è quella di procedere intanto con una gara a doppio oggetto che riguardi sia l’acquisto delle quote del privato e i servizi in scadenza da affidare, e dunque lasciare un assetto misto pubblico / privato in attesa che sia ulteriormente definita la normativa regionale che prevede la creazione di un unico ente d’ambito disciplinato dall’Agir e percorrere la via di un assetto totalmente pubblico che per il futuro è la strada più agevole per garantire i posti di lavoro. Il sindaco Brucchi dunque si è mostrato disponibile e procedere con una politica di piccoli passi ribadendo tuttavia che le polemiche su numeri e servizio non sono all’ordine del giorno dal momento che la municipalizzata teramana è stata giudicata sana sia da Cottarelli, visto che la Team non è nel libro nero delle partecipate colabrodo, e sia dalla procura di Catanzaro quando è subentrata al partner privato. Dal contributo dei consiglieri sono emerse indicazioni diverse: Domenico Narcisi,della lista civica del sindaco, è intervenuto a favore di un assetto pubblico ma con il presupposto di attivarsi prima per dotazione di impianti adeguati in modo da poter ridurre la tariffa, per Raimondo Micheli non ci sono i presupposti economici per acquistare le quote del privato e insiste sull’assetto misto, per il Movimento 5 stelle non c’erano i presupposti per ragionare in assenza di chiarezza sui numeri del piano economico e finanziario, ma un approfondimento di disappunto è stato fornito anche dal gruppo consiliare della civica di riferimento di Mauro Di Dalmazio che per prima ha sollevato il suo dissenso su alcuni passaggi della gestione della Team. Per il capogruppo Angelo Puglia è sbagliato il presupposto sul valore della Team fissato a 4 milioni e mezzo perché deve essere il mercato ad attribuire un valore. Una posizione analoga è quella del consigliere di maggioranza Dodo Di Sabatino secondo il quale la valutazione del valore delle quote va rettificato alla luce delle commesse che scadono ad aprile e il cui valore al momento non può essere calcolato nel computo. Per il Pd, al di là dell’assetto societario, ci sono due priorità che il capogruppo Gianguido D’Alberto indica: ovvero l’emergenza del personale da riassorbire a cui non sono state date certezze, e l’abbattimento dei costi del servizio schizzato da un costo di 8milioni di euro a 12milioni di euro