Percorsi nascita, al via il protocollo di sicurezza: elimbulanze notturne

PESCARA – Con il protocollo regionale operativo sul trasporto perinatale in emergenza, la Regione Abruzzo pianifica la messa in sicurezza del percorso nascita e della salute della mamma e del bambino. Prima programmazione a dimensione regionale, affida al 118 il coordinamento di una serie vitale di attività come l’implementazione del sistema informatico, il collegamento continuo con i centri nascita e il controllo dei posti letto, la istituzione di una linea telefonica dedicata. Il 118 sarà adeguato con un potenziamento dei mezzi di soccorso, grazie ad un investimento di dieci milioni per euro utilizzato per svecchiare i mezzi obsoleti e adeguare le elisuperfici ai requisiti richiesti dalla normativa vigente. Nei casi di reparti collocati in territori orograficamente critici, il protocollo prevede, ad integrazione, la presenza dell’elisoccorso notturno ed una sorta di pronto soccorso ostetrico, grazie alla reperibilità. La programmazione sul trasporto perinatale, rimesso dal Comitato regionale emergenza-urgenza al commissario ad acta, Luciano D’Alfonso, e che supera la parcellizzazione di atti a beneficio di ogni singola Asl, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dall’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, dal commissario dell’Agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, e del direttore del Dipartimento Salute, Angelo Muraglia. «Il nostro obiettivo politico – ha dichiarato l’assessore – a garanzia del percorso nascita che abbiano programmato, è che esso sia più sicuro di quello che ereditiamo, atteso che i dati che stanno emergendo ci dicono che le percentuali di rischio nei nostri reparti sono superiori alla media nazionale». Altro punto sottolineato da Palucci riguarda il futuro dei reparti: «Oggi produciamo una programmazione che è propedeutica alla riorganizzazione dei punti nascita. Come abbiamo sempre spiegato e detto, la riorganizzazione dei reparti di ostetricia deve essere successivo all’attivazione del percorso di messa in sicurezza della salute della mamma e del bambino. I tempi con i quali procediamo sono coerenti con il cronoprogramma che ci siano dati».