Izs Caporale, la Rsu non dimentica il blocco dei fondi al personale

TERAMO – Tra le tante vertenze sindacali aperte del Teramano ce n’è una che rischia di finire nell’oblìo ed è quella dell’Istituto zooprofilattico Caporale. Il presidente della Rappresentanza sindacale unitaria, Giovanni Foschi, torna a denunciare l’immobilismo a livello regionale e dell’Ente circa la soluzione del blocco dei fondi al personale del 2013. «Il Presidente della Regione Abruzzo, principale esponente locale di quello che viene ancora definito il “partito dei lavoratori” – scrive Foschi – è sordo da mesi alla richiesta di incontro con le rappresentanze sindacali, utile per la discussione sul blocco dei bilanci, dei salari accessori ed in generale su una situazione vicina al collasso». Si guarda e si annuncia un sempre imminente cambio della governance come "panacea di tutti i mali a soluzione delle anomalie amministrativo-contabili che salgono continuamente alla ribalta delle cronache – denuncia il sindacato  ma. Il personale Izs in realtà non ha soluzioni e non ha interlocutori se non farneticatori che parlano di trovarsi sulla stessa barca dei dipendenti, facendo fatica a riconoscere la zattera dei non dirigenti dal transatlantico dello staff dirigenziale e dei Direttori d’Azienda. La mancata approvazione del Bilancio 2013 e la conseguente denuncia alla Corte dei Conti da parte dei Revisori dei Conti e del CdA ha causato il mancato pagamento delle spettanze del salrio accessorio del personale relative al 2013 e 2014». Secondo il sindacato interno all’Izs, nel frattempo si consuma «la beffa del continuo sperpero di denaro pubblico legato a consulenze, esose pubblicità giornalistiche e situazioni contabili anomale varie che vanno paradossalmente ad intaccare, da due anni a questa parte, le buste paga del personale non dirigente». La Rsu aziendale, denunciando la latitanza dei vertici amministrativi dell’Isttuto Caporale, conclude ricordando che «speranza del personale era di essere trainati fuori dal commissariamento ventennale da competenze nuove che potessero finalmente dare un cambio di marcia a livello motivazionale: ci si ritrova invece al totale blocco dei fondi del personale e a tutto ciò che di peggio potesse venir fuori da un buonismo amministrativo che ha avuto scarso potere decisionale».