GIULIANOVA – Per il posto di Polizia ferroviaria di Sulmona, analogamente a Macomer e Sondrio, pare sia già pronto il provvedimento di soppressione. E la stessa decisione è nell’aria per Vasto. Il sindaco Francesco Mastromauro, è preoccupato per la sorte del Posto di polizia ferroviaria di Giulianova, e chiama in causa la Direzione Centrale del Dipartimento di PS. “La mia attenzione al riguardo, dopo il primo intervento risalente addirittura al 10 settembre 2009 e l’ultimo nello scorso dicembre”, dichiara il sindaco, “è stata sempre alta e costante, differentemente da altri soggetti istituzionali e politici che hanno allentato la presa nell’errata convinzione che il piano del Viminale sulla riorganizzazione, ma è meglio dire soppressione, dei presidi di polizia sul territorio, fosse stato accantonato definitivamente. Ed è un piano che, per la Polizia ferroviaria, prevede una forte contrazione, nonostante l’allarme terrorismo e il fatto che proprio le stazioni vengano indicate come “obiettivi sensibili”. Nel territorio nazionale si passerebbe infatti dai 212 presidi attuali a 163. Un sforbiciata impietosa che, per quanto riguarda l’Abruzzo, oltre a Sulmona coinvolgerebbe Vasto e, appunto, Giulianova, che a differenza di quelle località non ha un Commissariato di PS. In Abruzzo rimarrebbero quindi solo Pescara, con l’elevazione a Sezione dell’attuale Sottosezione, e L’Aquila. Ho chiesto pertanto a Roberto Sgalla, responsabile nazionale delle specialità della Polizia di Stato”, prosegue Mastromauro, “di avere notizie certe sulle intenzioni del Viminale per quanto concerne il Posto Polfer di Giulianova, così da sgomberare il campo da incertezze. Voglio insomma sapere quali saranno le sorti del presidio giuliese. Che, come ho avuto cura di evidenziare, è uno dei più attivi dell’intero Compartimento in relazione al numero degli operatori in servizio, davvero pochi. Dal 2014 ad oggi il personale della Polfer giuliese ha identificato 2376 persone, attività fondamentale per la prevenzione, procedendo anche all’arresto di numerose persone. E solo in riferimento alle ultimissime operazioni, vanno ricordati perlomeno le due persone che la Polfer giuliese ha assicurato alla Giustizia per aver incendiato una palazzina al Lido, e il blitz contro il commercio abusivo di due giorni fa. Ma la cosa assurda è che, grazie all’azione sinergica del sottoscritto e della Regione, la stazione di Giulianova ha ottenuto dal 1 agosto il Frecciabianca, che in tutta la costa abruzzese ferma solo a Pescara e, appunto, nel nostro scalo ferroviario, dopo anni tornato ad ricoprire, com’era giusto, un ruolo di centralità. Credo quindi, e non certo per una difesa campanilistica oggi priva di senso perché bisogna ragionare in termini di area vasta”, conclude il sindaco, “che sia assolutamente necessario scongiurare la soppressione della Polfer nella stazione di Giulianova, scalo di riferimento per Teramo e per l’intera provincia. Un territorio, va ricordato, che da solo concentra in estate il 60% circa delle presenze turistiche dell’intero Abruzzo. Attendo ora la risposta da Roma. Ma se, come temo, sulla Polfer giuliese si abbatterà la scure della spending review decisa dal Governo, peraltro incomprensibile perché caserma e spese relative sono a carico delle FS, io sono pronto alla mobilitazione per salvaguardare quello che è un presidio importantissimo per la sicurezza”.
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