«Aprite subito i centri diurni a Sant'Atto e in Val Vibrata» VIDEO

TERAMO – Il problema assistenza ai pazienti autistici è esploso in tutta la sua drammaticità questa mattina, nella sede della Asl teramana. A guidare la protesta, nell’incontro con il direttore generale Roberto Fagnano e l’assesore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, Dario Verzulli di Autismo Abruzzo Onlus: sul tavolo la richiesta di aprire subito il centro diurno di Sant’Atto, «bloccato da quella che noi definiamo una esagerata ‘ingegneria burocratica’: si tratterebbe della prima struttura dell’area teramana per cura e trattamento dell’autismo, ma che è bloccata da anni». Ma con Verzulli c’erano anche alcune mamme di ragazzi autistici, che arrivano dalla Val Vibrata: «Circa 20 famiglie in Val Vibrata sono prive di qualsiasi assistenza – ha spiegato Verzulli a Paolucci e Fagnano -, in balia di  servizi riabilitativi non adeguati. Abbiamo proposto agli amministratori sanitari soluzioni immediate in tempi brevissimi, Fagnano le ha accolte e dice che le farà proprie, anche perchè si tratta di idee in linea con l’intenzione dell’assessore di rivedere i setting assistenziali per l’autismo: purtroppo l’autismo – prosegue l’esponente di Autismo Abruzzo onlus – nella normativa regionale è equiparato ai trattamenti riabilitativi classici ma non può essere così; devono essere differenziati e specifici per le esigenze che derivano da un ampio spettro patologico». La pazienza di aspettare è dunque finita: «Vogliamo i fatti adesso – dicono le famiglie -. Subito l’apertura di Sant’Atto e in Val Vibrata. Perchè non copiare anche a Teramo quello che funziona altrove? All’Aquila – conclude Verzulli – c’è la ‘Casa di Michele’, centro diurno gestito dalla Asl aquilana, che funziona alla perfezione: perchè non replicarlo anche qui?».

 

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