Di Sabatino ai genitori del Classico: «I lavori l'hanno reso sicuro». Prova di evacuazione, al rientro. Sit-in confermato

TERAMO – Con la psicosi delle continue scosse, il ricordo terrificante di quella dello scorso 30 ottobre e con questo stato d’animo affrontare la prospettiva di far tornare a scuola, domani, i propri figli dopo quasi venti giorni di assenza dalle lezioni: è stata stimolata da tutto questo la partecipazione dei genitori, oltre 250, all’incontro organizzato questa mattina con il passaparola, con il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino. Tra gli istituti superiori aperti questa mattina dalla Provincia per far sì che genitori e studenti si rendessero conto di persona dello stato degli edifici scolastici e dei lavori fatti su quelli indicati con prescrizioni dalla Protezione civile, il Classico è stato quello che ha fatto regsitrare il più alto numero di partecipazioni. E il confronto con Di Sabatino e i tecnici dell’Ente, quantomeno ha portato un pò più di chiarezza, anche se la paura resta. Ha perfino indotto i componenti del neoformato Comitato "Genitori uniti per la trasparenza e la sicurezza nelle scuole – Melchiorre Delfico" a rivedersi per riposizionarsi rispetto all’annunciato sit-in di domattina nei pressi della scuola e al’intenzione di non riportare i figli in classe: in serata la protesta è stata confermata. Di Sabatino ha spiegato le modalità individuate per gli interventi negli edifici scolastici di Classe B, rassicurando non solo sull’agibilità ma anche sulla sicurezza dei luoghi, laddove certificata dai tecnici, condividendo con i genitori la necessità di ragionare sulla costruzione ex novo di nuovi edifici o di un polo scolastico da tempo ipotizzato. «Siamo stati il primo Ente a investire sulla manutenzione scolastica – ha ricordato Di Sabatino – convertendo il prezzo di acquisto della caserma dei vigili del fuoco di nostra proprietà (2,5 milioni, ndr) in interventi nelle scuole, ovvero 200mila euro per 10 anni. Questo dimostra che abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri figli». I genitori hanno puntato l’attenzione sul terzo piano dello storico edificio di piazza Dante, dichiarato inagibile, ma che «non influisce sulla stablità degli altri piani», ha precisato Di Sabatino, così come la discussione si è incentrata anche sulle difficoltà del percorso di evacuazione: la dirigente scolastica Loredana Di Giampaolo ha assicurato l’apertura di una ulteriore uscita di sicurezza verso l’esterno dell’edificio, su vico del Nardo. Intanto domattina, al rientro in classe, gli studenti effettueranno una prova generale di evacuazione. Degli istituti superiori cittadini l’unico a no riaprire i battenti domani sarà l’Istituto Agrario "Di Poppa-Rozzi" che ha bisogno di una settimana in più per la conclusione dei lavori di miglioramento sismico.