Tancredi esulta per il cratere più largo e per l'ok ai danni della neve equiparati a quelli del sisma

TERAMO – L’inserimento nel cratere sismico di altri 9 comuni abruzzesi tra i quali i teramani Castel CAstagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Fano Adriano, è stato salutato con soddisfazione dall’onorevole teramano Paolo Tancredi, di Area Popolare. «Grazie a un altro emendamento – ha detto Tancredi – a mia prima firma, e riformulato dalla relatrice, per i territori entro il cratere sono stati equiparati i danni dall’emergenza maltempo a quelli dovuti al terremoto. Per i territori fuori dal cratere – aggiunge Tancredi – sono state rifinanziate le norme della legge di Stabilità 2016: per i privati il risarcimento delle prime e seconde case (rispettivamente dell’80 e del 50 per cento), per le aziende invece il risarcimento del danno. Rimane aperta la partita relativa ai danni subiti dalla neve per i Comuni e la Pubblica amministrazione fuori dal cratere, per i quali il Governo si è impegnato a intervenire all’interno del Dl Enti locali che sarà approvato a breve».
«Insieme ai colleghi abruzzesi -ù dice l’onorevole teramano – siamo riusciti a migliorare tanto il provvedimento, certi che c’è ancora altro su cui intervenire. Non possiamo considerare il decreto esaustivo, ma sicuramente si tratta di un primo importante passo».
«Ritengo inoltre di grande importanza – prosegue il parlamentare abruzzese – l’annuncio fatto dal Governo, in sede di commissione, dell’avvio di una procedura di notifica all’Ue per istituire una zona franca nel cratere che si poggerebbe su esenzione fiscale ed esenzione contributiva per aziende e professionisti, comprese le aziende che prenderanno la residenza nella zona per i prossimi tre anni; naturalmente questo provvedimento è sottoposto alla regole del de minimis e cioè con un massimo di 200 mila euro l’anno per azienda. Insisteremo molto su questa norma perché rappresenterebbe la vera misura anti spopolamento». In attesa dell’istituzione della zona franca, Tancredi fa sapere riveste un significato particolare la norma approvata questa notte che riserva al cratere sismico il 10 per cento, ovvero 150 milioni di euro, del fondo di 1,5 miliardi relativo ai contratti di sviluppo nazionali istituiti dal Mise con Invitalia, attraverso cui saranno realizzate le infrastrutture e si favoriranno investimenti e l’insediamento di realtà produttive».