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TERAMO – Non è bastata nemmeno la firma del presidente Renzo Di Sabatino per requisire due istituti superiori, l’alberghiero ‘Di Poppa’ e il più ampio ‘Forti’ per geometri alla Cona, a risolvere la drammatica esigenze di spazi per gli alloggi che la 46esima Coppa Interamnia sta maledettamente soffrendo. Mentrre da un lato si gestiscono gli arrivi, che si stanno intensificando in queste ore, degli atleti delle complessive 123 squadre partecipanti, dall’altro si crca con affanno di attrezzare ogni angolo delle scuole per sistemare letti e materassi. Tutto questo a poche ore dall’avvio ufficiale, da quella parata inaugurale che stasera alle 21 riempirà il centro storico cittadino della consueta folla variopinta e festante, con il prevedibile malumore di colore che, non rientrando nel contingente di 3.500 presenti ammessi, resteranno esclusi dalla festa di piazza Martiri, e degli esercenti di bar e negozi di vicinato della stessa area costretti a limitazioni ferre per somministrazioni e vendite di bevande.
SQUADRE SENZA… LETTO. Alle 18 di ieri sera, a poche ore dall’inizio ufficiale del torneo previsto per stamattina sui vari campi, ancora una settantina di giocatori e accompagnatori erano senza un letto. Il piano dell’accoglienza e della sistemazione ‘alberghiera’ nelle aule scolastiche, è in pratica saltato per la caparbia resistenza di molti dirigenti scolastici, per il ritardo con cui gli edifici sono stati concessi e in sostanza anche per la limitazione degli spazi a disposizione. La situazione più drammatica ha riguardato una squadra francese del Sant’Etienne, un’altra greca e due bosniache che fino al momento in cui andiamo in stampa non si sapeva dove sistemare. Anche le palestre alla fine sono state utilizzate come grossi dormitori, con rinuncia allo spazi per giocare e il ricorso ad alternative agosnitiche per dare accoglienza all’esigenza di dormire e lavarsi.
LA SEGRETERIA SI SPOSTA. Anche la segreteria si è dovuta spostare, dall’originaria location di via Nicola Palma. Adesso è in via Oberdan nei locali ex Iat di proprietà della Provincia (sotto al Palazzo della Sanità). Qualche contrattempo l’ha subito anche l’allestimento del perfetto fondo del campo di gioco centrale di piazza Martiri, montato a spese della Federazione che tiene costantemente sul posto il suo consigliere federale Fabrizio Quaranta, per garantire che almeno questo aspetto sia… perfetto: le squadre che hanno montato le torri per l’amplificazione e le luci della sfilata inaugurale hanno abbondato nelle misure e il campo non c’entrava più. In emergenza e di corsa è stato allestito di nuovo tutto, con un leggero ritardo ma in serata il campo numero 1 era pronto.
LE ORDINANZE: VIETATO IL VETRO. Dalle 16 di oggi satta il divieto assoluto di somministrare bevande in bicchieri di vetro. L’obbligo di servire (perfino quello di versare, che spetta assolutamente ai negozianti e baristi) le bevande, sia quelle da asporto che da consumazione all’interno, in bicchieri di carta o plastica, è ferreo come quello di introdurre in piazza Martiri soltanto bevande analcoloche, solo in bottiglie di plastica e per di più senza tappo. L’ordinanza riguarda tutti i bar e i negozi di vicinato ricompresi in un’area che va da Corso de Michetti fino a via Vinciguerra, da via Oberdan a via Veneto e parallele dei due Corsi (compreso il bar Novecento che si trova all’estremità più lontana della piazza della parata): Ovvero tutto l’area dove dalle 17 scatterà il divieto di sosta e il transito dei mezzi, che verranno rimossi se presenti da prima del divieto.