Sanità, D'Alberto sollecita la ricomposizione del Comitato ristretto dei sindaci

TERAMO – Il sindaco di Teramo sollecita la ricomposizione del Comitato ristretto dei sindaci della Asl di Teramo, organismo che è scaduto dallo scorso mese di marzo e che ha importanti fuzioni di indirizzo politico- amministrativo dell’azienda sanitaria. Il primo cittadino, nella qualità di presidente di diritto della conferenza dei sindaci (che nomina i cinque del Comitato ristretto), ha interessato gli uffici di supporto per approntare la convocazione della conferenzagli atti propedeutici alla convocazione della conferenza stessa. 
Gli agomenti più caldi, a partire dalla discussione sull’ospedale vecchio/nuovo, le liste di attesa, i primari, sono stati oggetto di una lettera aperta inviata al direttore generale Roberto Fagnano, ma per il sindaco D’Alberto è importante che la ricomposizione del comitato dei sindaci, che sono i primi responsabili della sanità del territorio, riconsegni a questi ultimi il ruolo propulsore della politica sanitaria, che diviene così tutela e pianificazione del diritto alla salute.
«Occorre rimettere al centro delle politiche sanitarie l’utente, il cittadino, il malato – afferma il Sindaco D’Alberto –. La sanità teramana, negli anni passati, ha rappresentato un’eccellenza nel panorama locale e nazionale, e bisogna impegnarsi perché torni ad essere tale. Il comitato ristretto dei sindaci, diretta emanazione della conferenza, sarà pertanto chiamato a svolgere un ruolo di riqualificazione e proposizione delle politiche sanitarie, attraverso attività di controllo e di proposta. Viviamo un momento molto importante per il futuro della sanità teramana, che non è limitato solo alla questione dell’ospedale unico a ad un complesso di elementi che vanno assolutamente gestiti e indirizzati ma che dovrà tornare a rimettere al centro di ogni questione la tutela del malato e la garanzia della salvaguardia dei suoi diritti».