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TERAMO – Potrebbe non essere più un’assemblea dei soci dai lunghi coltelli quella di questa mattina alla Teramo Ambiente. Voci di corridoio riferiscono di una possibile trattativa che rimetterebbe la palla al centro sul fronte della gestione del debito che il Comune ha nei confronti della sua partecipata. La richiesta di arbitrato presentata al tribunale di Teramo dal presidente della TeAm, Pietro Bozzelli e dall’amministraztore delegato Pietro Pelagatti,aveva scaldato gli animi anche perchè depositata nella stretta vigilia di questa riunione tra i soci e il Cda: potrebbe però essere ritirata su esplicita richiesta del sindaco Gianguido D’Alberto. La comune volontà di risolvere la questione legata a crediti inesigibili e conguali Pef, ribadita proprio dal primo cittadino ieri mattina, e le dchiarazioni dello stesso sindaco sul non voler trascinare oltre il debito, potrebbero far ipotizzare la valutazione di un piano di rientro concordato tra azienda e azionista di riferimento, in cambio di un passo indietro degli amministratori sull’aspetto dell’ingiunzione extragiudiziale.Ricordiamo che l’ammontare del debito pregresso nei confronti della TeAm impegna il Comune di Teramo (socio al 49%) per circa 3,7 milioni di euro, oltre agli interessi maturati fino ad oggi.