Teramo 3.0: "Gammarana, trovare uno sviluppo coerente con il resto della città"

TERAMO – L’imminente riqualificazione dell’area ex Villeroy e Boch della Gammarana ha aperto la discussione in seno alla stessa maggioranza che governa la città di Teramo. Dopo l’intervento del consigliere Maurizio Verna, che auspica un coordinamento delle varie schede di piano con una visione unitaria aprendo una discussione con i cittadini del quartiere, per arrivare a un piano di zona nel quale siano rivisitati soprattutto le funzioni e gli spazi pubblici e le connessioni viarie, pedonali e ciclabili, adesso è la volta dei consiglieri di Teramo 3.0, Osvaldo Di Teodoro e Giovanni Luzii. Gli esponenti della maggioranza D’Alberto condividono quanto asserito da Verna, invocando un coordinamento delle azioni rispetto al vigente Piano regolatore generale ma, soprattutto, in previsione di un significativo aumento delle superfici commerciali "riconsiderare il Piano urbano del Commercio, il Piano Urbano del Traffico e tutti gli strumenti programmatori che necessitano a monte di una visione unitaria di sviluppo della città. Tale visione – dicono Di Teodoro e Luzii – non può non tenere conto dell’evoluzione sociale e imprenditoriale del capoluogo avvenuta negli ultimi dieci anni, durante i quali l’impatto del Centro Commerciale Gran Sasso e la crisi economica perdurante hanno messo a dura prova il tessuto commerciale preesistente, tessuto che non sembra in grado di poter assorbire un ulteriore significativo incremento di spazi di media o grande distribuzione". I consiglieri ritengono sia necessario coinvolgere, in un "modello di pianificazione partecipata, anche i Comitati di quartiere", ricordando che esistono già idee di paventati arretramenti o allngamenti dell’adiacente ferrovia, "alla quale occorre dare precedenza logica nell’ottica di evitare affastellamenti e sovrapposizioni non ragionate di ipotesi progettuali".
Resta inteso che la riqualificazione della Gammarana – aggiungono i consiglieri di Teramo 3.0 – riveste carattere prioritario: "Per questo occorre un supplemento di sforzi per unire l’urgenza alla qualità e alla lungimiranza degli interventi, per assicurare uno sviluppo coerente e sostenibile al quartiere e alla città".