Ricostruzione, 27 milioni ai piccoli comuni per le opere immediatamente cantierabili

L’AQUILA – Messi a disposizione dei Comuni più piccoli del cratere sismico del Centro Italia 26,8 milioni di euro per le opere immediatamente realizzabili. L’ha deciso stamani il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che ha firmato anche il decreto con cui si prevede il rimborso alle amministrazioni comunali dei mancati incassi della Tari. Le risorse, previste dal decreto 123 dello scorso anno, "sono destinate ai Comuni fino a 30 mila abitanti per un importo massimo di 200 mila euro ciascuno", si legge nella nota inviata dal commissario. Potranno essere destinate, ha scritto Legnini in una lettera inviata oggi ai sindaci, "sia a nuove opere urgenti e facilmente cantierabili, sia al completamento di interventi programmati o in corso di realizzazione, per la parte eventualmente non coperta da precedenti stanziamenti". Potranno essere ammessi, ha sottolineato il commissario, anche "investimenti materiali finalizzati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso".

 

In arrivo 26 milioni per i piccoli Comuni, chiusi 22 progetti degli Sms solidali. Il Cas resta anche per chi si trasferisce fuori Regione.

Dopo lo sblocco delle anticipazioni ai professionisti e il pagamento dei lavori fatti dalle imprese nei cantieri sospesi per il Coronavirus, arrivano nuovi fondi anche per i Comuni colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016, e nello stesso tempo si profila una modifica in senso più favorevole per i cittadini delle norme sul Contributo di Autonoma sistemazione previsto dalla Protezione civile.

Il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha firmato oggi due decreti, uno che stabilisce il rimborso ai Comuni dei mancati incassi della Tari, un altro che dispone i pagamenti finali per 22 progetti finanziati con gli Sms solidali nelle Marche, e ha avviato con i Sindaci dei Comuni più piccoli una ricognizione sui progetti e le opere immediatamente realizzabili, per le quali saranno messi a disposizione 26,8 milioni di euro.

Risorse per le opere subito cantierabili

Le risorse, previste dal decreto 123 dello scorso anno, sono destinate ai Comuni fino a 30 mila abitanti per un importo massimo di 200 mila euro ciascuno. Potranno essere destinate, ha scritto Legnini in una lettera inviata oggi ai Sindaci “sia a nuove opere urgenti e facilmente cantierabili, che al completamento di interventi programmati o in corso di realizzazione, per la parte eventualmente non coperta da precedenti stanziamenti”. Potranno essere ammessi, ha sottolineato il Commissario, anche “investimenti materiali finalizzati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso”.

Realizzati 22 progetti con gli Sms solidali

Con il versamento degli ultimi fondi a saldo delle opere terminate si chiudono oggi anche 22 progetti realizzati con i fondi raccolti con gli Sms, oltre tre anni fa, dai cittadini italiani che vanno ringraziati ancora una volta per la loro solidarietà. Tra questi l’adeguamento delle elisuperfici di soccorso a Belforte, Castelraimondo, Cingoli e Fiuminata, il centro polivalente a Caldarola, una palestra a Camerino.

L’accelerazione delle opere nei piccoli comuni fa parte del pacchetto di misure predisposto per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi sono stati trasferiti i primi 50 milioni di euro agli Usr per il pagamento del 50% delle parcelle ai professionisti che hanno già presentato i progetti di ricostruzione, ed è stato avviato il pagamento dei lavori eseguiti dalle imprese nei cantieri fino alla sospensione delle attività.

Verso la modifica dell’Ordinanza sul Cas

Anche in seguito alle preoccupazioni di cui è stato fatto partecipe da molti sindaci e cittadini, il Commissario Legnini ha poi preso contatto con la Protezione Civile in relazione alla prevista riforma del Cas, il contributo riconosciuto agli sfollati per l’inagibilità delle abitazioni che provvedono a una sistemazione autonoma, e che oggi sono ancora circa 30 mila. A questo riguardo la Protezione Civile ha preannunciato al Commissario l’intenzione di modificare l’Ordinanza 614 del 2019 sul nuovo regime del Cas, che continuerà ad essere erogato anche a chi avesse trasferito la residenza o il domicilio fuori Regione, purché nell’ambito delle quattro Regioni del cratere sismico.