Dopo Pescara anche Chieti in zona rossa. Teramo e L’Aquila da domenica arancioni

Marsilio anticipa il ministro: “La variante inglese è micidiale”. Oggi 357 casi e 7 decessi, tasso al 4.2%

TERAMO – Dopo Pescara, anche il comune di Chieti entra in zona rossa, mentre per gli altri due capoluoghi di provincia, Teramo e L’Aquila, la fascia è quella arancione. I provvedimenti entrano in vigore da domenica.

Lo ha deciso il governatore Marco Marsilio, con propria ordinanza, in base ai numeri della diffusione delle varianti, in particolare quella inglese, che sta provocando soprattutto nelle province di Chieti e Pescara un forte aumento dei contagi, che mette a dura prova il sistema ospedaliero e la capacità di tracciamento delle Asl.

Proprio ieri, il Ministero della Salute ha diramato una nuova circolare che raccomanda l’adozione delle misure più restrittive per i territori colpiti dalle varianti in modo significativo.

“Il Ministro – ha spiegato Marsilio – avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara. Tuttavia, come mi ha spiegato, la sua attuale limitazione all’ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. Per questo, ho provveduto personalmente ad emanare una mia ordinanza, ‘sentito il Ministro’, con la stessa decorrenza e per la durata di 14 giorni”.

“La variante inglese è micidiale, sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone ‘sicure’. Anche le province di L’Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1, e quindi compatibili con la zona arancione, in risalita rispetto alle ultime settimane.

In Abruzzo nelle ultime ore si sono registrati in totale 357 nuovi casi positivi, 133 e 128 dei quali rispettivamente a Pescara e Chieti, 44 nel Teramano. In rapporto ai tamponi molecolari (3.983) e ai test rapidi antigenici (4.480), il tasso di positività si è mantenuto su 4.2%.

In ospedale sono ricoverati 11 pazienti in più, sei dei quali in terapia intensiva, per un totale di 507 persone e 10.497 sono gli abruzzesi in isolamento domiciliare.