Di Giosia: “Restano ancora criticità per alcuni esami ma il recupero si vede”

L’azienda sanitaria chiarisce il nodo delle liste di attesa: nuove apparecchiature e più personale e presa in carico del paziente per far fronte ai ritardi. Sulle prestazioni ‘P’ abbattuto il 71%

TERAMO – E mentre il consigliere regionale Sandro Mariani affonda la critica sui tempi delle liste di attesa per esami e diagnosi, in particolare delle prestazioni ‘tempo-dipendenti’, è proprio su queste che la Asl di Teramo segnala evidenti risultati di recupero dei ritardi: “Oggi sono garantite entro i tempi previsti dalla normativa – scrive l’azienda sanitaria -“, ovvero entro 72 ore le urgenti, 10 giorni le ‘B’, entro un mese le differenziabili e entro due le strumentali. E’ l’effetto del “corposo piano di abbattimento messo in campo dal 2019 ad oggi, che ha continuato il suo percorso nonostante i due anni di pandemia.

La Asl ammette che ci sono però ancora alcune criticità residue per alcuni tipi di prestazioni, “le più significative delle quali si registrano per le visite otorinolaringoiatriche, urologiche e gastroenterologiche, per la risonanza addome, l’ecografia addome, l’elettromiografia, per le quali non si riescono a rispettare completamente i tempi prescritti“. Misure per risolvere queste criticità aiuteranno secondo la Asl, come “l’acquisto di tecnologie avanzate (Pet, risonanza 3 tesla e Tac multistrato) e il reclutamento di personale, pur nelle evidenti difficoltà a livello nazionale di reperimento di alcuni professionisti (anestesisti, pediatri, cardiologi, patologi clinici e medici di pronto soccorso) anche mediante la contrattualizzazione di medici in formazione specialistica. Inoltre sono state adottate e sono in esame soluzioni di riorganizzazione complessiva delle attività e per le prestazioni maggiormente critiche è in esame l’utilizzo della libera professione individuale, a carico dell’azienda, in modo da abbattere ulteriormente i tempi di attesa“.

C’è poi il piano regionale di recupero delle liste di attesa (finanziato con 2,5 milioni di euro) che ha permesso di recuperare 829 interventi chirurgici (cioè oltre il 71% delle attese), 6.841 prestazioni ambulatoriali e 6.615 prestazioni di screening oncologico.

Maggiori criticità – spiega l’azienda sanitaria – si evidenziano sulle prestazioni programmabili “P” cioè ritenute non urgenti dai medici prescrittori, in quanto da eseguire per legge entro 120 giorni. Sotto questo aspetto, oltre ad organizzare un incontro con i medici di base per ottimizzare il flusso di prescrizione, la Asl ha attivato la ‘presa in carico del paziente’ con una work-list, in cui il cittadino in lista di attesa viene richiamato alla prima disponibilità su posti recuperati (c’è un alto tasso di abbandono dopo la prenotazione): In questo modo sono stati recuperati in un anno 5.300 posti.

Siamo partiti da una situazione critica nel 2019, che risaliva a tempi lontani – dichiara il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia -. Abbiamo attraversato due anni di pandemia in cui la piena funzionalità degli ospedali è stata compromessa. Grazie al forte impegno della Regione Abruzzo e dell’assessorato alla Salute, oltre che alle strategie messe in campo da questa direzione e all’abnegazione di tutto il personale che non mi stancherò mai di ringraziare, siamo riusciti a raggiungere traguardi importanti. Sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare, con la collaborazione dei medici e del personale nel suo complesso. Il problema delle liste di attesa non è teramano, ma nazionale e transnazionale, come è evidente da quanto pubblicato su tutti i mezzi di informazione. Non possiamo eliminarlo, ma per noi è una priorità contenerlo fortemente in modo da dare risposte ai cittadini riducendo il più possibile qualsiasi loro disagio e mettendo la sanità pubblica in grado di dar loro risposte il più possibile tempestive”.

La Asl ricorda infine che, in ossequio al principio della più totale trasparenza, sul sito aziendale esiste un apposito link in cui è possibile consultare facilmente i tempi di attesa delle prestazioni, anche comparandoli con i dati  degli anni precedenti, nella più totale trasparenza.