Accanto ai ‘colonnelli’ Salvi, Provvisiero, Fracassa e Quintiliani, i ‘traslochi’ di Marchese, Di Berardino, Di Berardo e Nardi. C’è anche Ragas, dal Movimento scuole sicure a una candidatura
TERAMO – E’ ricomparso ufficialmente in pubblico (anche se aveva già fatto due apparizioni in televisione), per tornare a fare politica e per assumere i panni del ‘bravo presentatore’ e mostrare al pubblico di simpatizzanti quei teramani che hanno deciso di mettere la faccia sotto al simbolo di ‘Futuro In’ per sostenere Carlo Antonetti. Paolo Gatti ci ha messo anche una buona dose di simpatia (che obiettivamente non gli viene facile) per spiegare agli elettori che accanto ai suoi ‘colonnelli’ (il capogruppo Maurizio Salvi, il consigliere Franco Fracassa, il coordinatore comunale Giovanni Battista Quintiliani, e la preside Caterina Provvisiero), ha messo in campo qualche candidato navigato e altri già noti – come la consigliera uscente Mirella Marchese (già Alleanza Nazionale e Forza Italia) e la disability manager Fausta Di Berardo (che nel 2018 era con il candidato sindaco Mauro Di Dalmazio, come Alessandro Di Berardino lo era stato in Al Centro per Teramo), Andrea Natali ex calciatore e oggi allenatore; ma anche chi, come Leda Ragas, ha fatto dell’attivismo in comitati cittadini (nello specifico quello per i genitori e le scuole) un trampolino per tentare la fortuna nella politica.
Nei 32 candidati ci sono anche Gianni Di Giacomantonio, sociologo della Asl di Teramo, l’ingegnere del Ruzzo, Berardo Nardi (già consigliere comunale negli anni passati con il Pd), il direttore di banca e allenatore di pallacanestro Simone Stirpe. Guarda a fine articolo l’elenco completo.
Mentre Gatti presentava, il candidato Antonetti sedeva in piedi dietro a tutti i candidati – per concludere quando invitato, alla fine della presentazione -.
E poi… propaganda. Gatti ha sottolineato cosa ritiene che la giunta D’Alberto non ha fatto, secondo una strategia che però non offre grande alternative di ragionamento. Le scuole, quanto fatto a San Nicolò piuttosto che altrove (rivendicando anche la realizzazione del PalaSanNicolò, affrettandosi ad attribuire a D’Alberto la colpa che oggi lì dentro ci piove…). E poi i soldi non spesi, e la ricostruzione pubblica. “Questa giunta continua a parlare degli anni passati – ha detto Gatti -, ma quelli anni sono stati giudicati nel 2018 e oggi, nel 2023 giudichiamo questi ultimi 5… Il voto ad Antonetti – ha concluso – è un voto di speranza, perché proverà e insieme proveremo a cambiare la città“.
Ecco i candidati:
Umberto Alfonsi – Avvocato. 50 anni
Laura Angeloni – Funzionario Azienda Diritto allo studio (Adsu), 55 anni.
Paolo Brizzi – Imprenditore, 44 anni
Massimiliano Carpineta – Imprenditore, 54 anni
Rosalba Del Sordo – Impiegata presso azienda privata, 49 anni
Alessandro Di Berardino — Impiegato Azienda privata, 53 anni
Fausta Di Berardo – Disability Manager presso la Asl di Teramo, 41 anni
Gaetano Di Blasio – Pensionato, Presidente delle Guide Speleologiche d’Abruzzo 66 anni
Stefano Di Filippantonio – Dirigente medico presso la Asl di Teramo, 46 anni
Giovanni Di Giacomantonio – Dirigente alla Asl di Teramo, 53 anni
Eugenia Di Giandomenico – Laureanda in Lettere classiche e libraia, 28 anni
Andrea Di Giovanni – Impiegato presso azienda di servizi e vocalist, 37 anni
Marco Di Giovanni – Ingegnere strutturista, 30 anni
Silvia Di Lorenzo – Dirigente medico alla Asl di Teramo, 30 anni
Fabrizia Fascioli— Impiegata, 37 anni
Leonarda Foglia – Avvocata e impiegata amministrativa, 40 anni
Franco Fracassa – Pensionato, 60 anni
Giorgia Furian – Psicologa e criminologa, 26 anni
Mirella Marchese – Impiegata, 66 anni
Francesco Mezzabarba – Infermiere, 32 anni
Berardo Nardi – Ingegnere, Responsabile Servizio Tecnico Ruzzo Reti Spa, 63 anni
Andrea Natali – Broker Assicurativo, 48 anni
Paolo Pieratannunzi – Commerciante, 49 anni
Caterina Provvisiero— Dirigente scolastico, 63 anni
Giovarmi Battista Quintiliani Avvocato, 50 anni
Leda Ragas – Arredatrice d’interni, fondatrice Comitato ‘Scuole Sicure Teramo”, 49 anni
Deborah Salvatore – Istruttrice di nuoto e Direttrice impianto natatorio “Acquaviva”, 38 anni
Maurizio Salvi – Imprenditore edile, 59 armi
Simone Stirpe – Direttore di Banca, 45 anni
Pietro Striglioni – Medico Veterinario, 50 anni
Cristina Tritella – Direttrice artistica, Ballerina, coreografa e insegnante di danza, 45 anni
Silvano Valente – Coordinatore Fisioterapista Adi, 37 anni

Il signor Almonti, commentando inopportunamente la candidatura di Leda Ragas, dimentica che quando ci si candida per la prima volta si fa sempre un salto nel vuoto, perchè da quello che si faceva prima si passa ad un altro percorso, e ben venga se prima si era impegnati in altre faccende perchè significa che si ha dietro le spalle una storia di lavoro, e ci sono pertanto i presupposti che si lavorerà anche in futuro.
Solo chi non ha avuto modo di conoscere la signora Ragas e di capire quali siano i suoi obiettivi può parlare di “tentativo di trovare fortuna in politica”.
Leda non ne ha bisogno, la sua fortuna sono la sua energia, la forza e la tenacia con cui persegue il fine per cui ha fondato il Comitato Scuole Sicure e l’associazione ASSAI, il sostegno della sua famiglia e dei suoi amici (che la conoscono davvero).
Chi sente il bisogno di commentare in maniera così superficiale, dovrebbe ripercorrere tutte le tappe del suo percorso e farsi un esame di coscienza. Mi chiedo: cui bono?
Gentile signora Laura,
grazie per il suo commento. Ci concederà ritenere che l”inopportuno’ affibbiato alla nostra valutazione della notizia sia una sua rispettabile interpretazione e che ovviamente non condividiamo. Legga per quello che c’è scritto: “Leda Ragas, ha fatto dell’attivismo in comitati cittadini (nello specifico quello per i genitori e le scuole)” è vero, inconfutabile, storicamente noto. E’ anche vero che sia stato un ‘trampolino’ (o ‘palcoscenico’. o ‘piedistallo’, decida lei quale più le aggrada): se fosse rimasta nell’anonimato e senza ruolo forse nessuno le avrebbe chiesto la candidatura, o no? Infine ‘tentare la fortuna’ è frase idiomatica non è certo relativa al senso materiale dello scritto. Non ci sembra cioè di essere entrati nel merito della valutazione personale della rispettabilissima signora Leda, anche perché il suo storico parla per lei.
aver “fatto dell’attivismo in comitati cittadini (nello specifico quello per i genitori e le scuole) un trampolino per tentare la fortuna nella politica”, può essere inopportuno