Gaia, dopo il triplo exploit in Polonia l’obiettivo è il muro dei 4′

La Sabbatini a Chorzow ha migliorato il primato personale (4’01″24) e centrato il minimo di partecipazione ai Mondiali di Budapest di agosto e alle Olimpiadi di Parigi del 2024

TERAMO – Il livello agonistico e di competitività internazionale di Gaia Sabbatini è diventato ormai altissimo, al punto quasi da far passare in secondo piano le ‘imprese’ sportive che conquista. Come quello che è successo a Chorzow, in Polonia, nell’ottava tappa della Diamond League, con l’atleta teramana capace di centrare in un sol colpo primato personale e doppio minimo di partecipazione diretta per i Mondiali di Budapest di agosto e delle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.

A Teramo l’eco di quanto riesce a fare è sempre alta. E con il risultato si affollano i sogni. Il più scontato è quello del muro dei 4 minuti. Gaia in Polonia, sui 1.500, ha fermato il cronometro a 4’01″24, aggiornando il suo personale best che restava fermo dal 28 maggio 2022 (4’01″93), ottenuto a Eugene, negli Usa. La presenza delle etiopi e delle migliori in campo internazionale alla gara polacca, ha alzato il ritmo della gara dove Gaia ha chiuso all’ottavo posto e le prime 9 concorrenti hanno migliorato il proprio personale. E’ stata lei la prima sorpresa dal risultato, quasi incredula alla lettura del tabellone: ma è questa la forza della Sabbatini, essere sempre critica con se stessa, mai contenta della prestazione, che la spinge a fare sempre meglio.

Il tempo di Chorzow, dopo un inizio di stagione tribolato per via di una frattura da stress, infonde fiducia nell’atleta delle Fiamme azzurre nata nell’Atletica Gran Sasso. E detenere in Italia il secondo tempo assoluto di sempre sui 1.500, dietro alla campionessa Gabriella Dorio (3’58″65 del 1982) la sprona a fissarsi un obiettivo: intanto di scendere sotto al muro dei 4′ e poi entrare in scia quantomeno delle migliori concorrenti europee della specialità. Non siamo folli a pensare che poi possa ‘inquadrare’ in corsia, anche la atlete africane.