Di Dalmazio: "Burocrazia zero per l'apertura di nuovi alberghi"

TERAMO – Da oggi, in Abruzzo, aprire un albergo o un’altra struttura ricettiva turistica sara’ piu’ facile: si passa dai 15 step burocratici, previsti e richiesti dalla vecchia normativa, al riempimento, in regime di autocertificazione, di un modulo predisposto dalla Regione. La Giunta ha infatti approvato il formulario unico per il turismo, aprendo di fatto una nuova era per il settore. ”E’ stato un lavoro lungo e complesso da parte della direzione regionale – spiega l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio – che siamo convinti portera’ benefici concreti al territorio. Da oggi un imprenditore che intende investire sul turismo e un operatore turistico che vuole allargare i suoi interessi nel settore, potranno farlo nel giro di pochissimi giorni e tutto dipendera’ da loro. Una vera e propria rivoluzione – rimarca – partita dalla riforma nazionale della legge 241 e alla quale l’Abruzzo, tra le poche Regioni finora in Italia, ha dato seguito, venendo incontro in questo senso alle richieste dell’Unione europea”. La riforma sancisce il passaggio da un regime autorizzatorio alla segnalazione certificata di inizio attivita’ (Scia) che permette l’apertura immediata per quelle attivita’ rientranti nella Direttiva servizi della Ue, meglio conosciuta come Direttiva Bolkestein. La semplificazione amministrativa portera’, secondo le stime e le simulazioni finora fatte, ad una riduzione dei tempi di apertura di un albergo di almeno 6 mesi. L’imprenditore che voglia iniziare o modificare un’attivita’ turistico ricettiva, alberghiera o extralberghiera, dovra’ infatti presentare una autocertificazione di inizio attivita’ contenente gli atti che per legge possono essere autocertificati. Per quelli che, diversamente, non possono essere autocertificati (sicurezza, igiene, vigili del fuoco, ecc…), l’imprenditore dovra’ presentare un atto di asseveramento da parte di un tecnico da lui stesso nominato. Il modello di autocertificazione specifico dovra’ essere ritirato allo Sportello unico delle imprese (Suap) collocato nel Comune sul quale si dovra’ realizzare la struttura ricettiva. La scia si applica a: alberghi, residenze turistico-alberghiere, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, residenze di campagna- country house, rifugi montani ed escursionistici, ostelli della gioventu’, case per ferie, villaggi turistici – campeggio, bed & breakfast. I controlli verranno effettuati dagli enti pubblici coinvolti (Regione, Comune e Suap) nei successivi 60 giorni dalla presentazione della Scia, mentre per quanto riguarda gli atti sottoposti a dichiarazione di asseveramento del tecnico saranno gli enti competenti (Asl e Vigili del fuoco) a stabilire tempi e modalita’ dei controlli. ”Per il turismo questa rivoluzione potrebbe rappresentare un punto di svolta – conclude Di Dalmazio – perche’ l’imprenditore viene messo nelle condizioni di operare immediatamente, evitando dispersione di risorse, finanziarie e non, che potrebbero dissuaderlo ad avviare l’investimento”.