PESCARA – «Se il ministro Sacconi ha annunciato il commissariamento dell’Abruzzo, si tratta di un agguato. Ieri nel colloquio telefonico di venti minuti che lui mi ha autorizzato a rendere pubblico, si è impegnato a convocare un incontro. Contraddice senza motivo il confronto che abbiamo avuto ieri, nel quale, pur senza darmi ragione, mi ha assicurato che si sarebbe discusso della mia richiesta di considerare il momento istituzionale di emergenza dell’Abruzzo». Così ha commentato il presidente vicario della Giunta regionale, Enrico Paolini, l’annuncio da parte del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dell’inevitabile commissariamento dell’Abruzzo per il mancato rispetto degli impegni nel piano di rientro sul deficit della sanità concordato con il Governo. Paolini ha sottolineato comunque che continua a fidarsi di quello che gli ha detto il ministro, «al quale chiederà conto di quanto accaduto» e che martedì sarà a Roma per il tavolo di monitoraggio sul piano di rientro che riguarda in particolare la spesa sulla cosiddetta medicina sul territorio che in Abruzzo ha superato i parametri fissati dal Governo.
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