TERAMO – Vacanza rovinata grazie a Poste Italiane e all’inspiegabile odissea del plico contenente la carta d’identità elettronica. Quando in Italia l’innovazione tecnologica non va di pari passo con i mezzi di comunicazione. E’ il caso di una cinquantenne cittadina teramana, che il 14 giugno scorso avrebbe dovuto ricevere nei dichiarati sei giorni lavorativi, via poste, la carta d’identità elettronica. Ma secondo quanto denuncia l’Associazione consumatori Robin Hood, ad oggi sono due mesi che la signora ancora non ha il documento. Da metà giugno la signora si è rivolta a Poste Italiane che ha spiegato il ritardo con lo smarrimento del plico e che per questo è stata presentata regolare denuncia presso i Carabinieri di San Nicolò. La signora allora fa reclamo e qualche giorno dopo le riferiscono che è stato ritrovato: sarà consegnato. Trascorre un altro mese e niente. La Direttrice del Cpo di Teramo – secondo quanto riferisce Robin Hood – ricostruisce che il 27 luglio scorso, dopo una inspiegabile sosta di un mese, il plico era ripartito da un ufficio di Roma ad un altro. Da allora sono trascorsi altri venti giorni ed ancora nulla. Una cosa è certa: la vacanza all’estero è saltata.
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