Primo giorno da sindaco per Maurizio Brucchi

TERAMO – Maurizio Brucchi è ufficialmente il sindaco di Teramo. Dopo la proclamazione degli eletti da parte del presidente della commissione elettorale è avvenuto infatti il passaggio di consegne tra il commissario straordinario Leopoldo Di Mattia e Maurizio Brucchi, che si è insediato ufficialmente nel Palazzo di Città. «Un doppio battesimo» quello che Brucchi definisce aver ricevuto oggi, dal momento che il suo insediamento è stato preceduto da un incontro avvenuto all’Aquila con il premier Silvio Berlusconi. Il capo del Governo ha infatti voluto conoscere i due sindaci dei capoluoghi abruzzesi del PdL appena eletti, Brucchi e Albore Mascia, a Pescara. «Un incontro importante nel giorno in cui divento sindaco – ha commentato Brucchi – mi auguro di non deludere i cittadini che ringrazio tutti per l’onore e l’onere ricevuto. Dimostreremo di saper mettere da parte le ambizioni nell’interesse dei bisogni della collettività». Il pensiero di Brucchi è stato infine rivolto a Gianni Chiodi: «E’ stato il mio padrino duranta la passata amministrazione. Se oggi sono qui, è merito suo». Brucchi ha infine rivolto “in bocca al lupo“ a tutti i suoi compagni di viaggio, i componenti del Consiglio Comunale i cui nomi, resi noti già nei giorni scorsi, sono stati proclamati ufficialmente nel pomeriggio. Una sorpresa però c’è stata, poichè, come anticipato da www.emmelle.it, il nome di Graziano Ciapanna, dato per eletto nelle fila del PdL in Consiglio, dopo i conteggi della commisione è stato sostituito da quello di Pasquale Tiberii, sempre del PdL. Il nuovo conteggio dei voti ha infatti decretato il sorpasso nella classifica delle preferenze. Nostalgico invece è stato il commiato del commisario straordinario, Leopoldo Di Mattia. «Lascio questa amata Terra d’Abruzzo – si legge in una sua lettera ai teramani  – rigogliosa di bellezze naturali e paesaggistiche, ricca di storia, di tradizioni, di cultura e di arte, testimonianze tangibili di un prezioso patrimonio comune, che tutti i teramani dovrebbero riscoprire, o comprenderne appieno il significato e il valore, per ritrovare e rinsaldare l’orgoglio  e la fierezza della propria identità. Mi accomiato da questa  Comunità, generosa e accogliente, alla quale rimarrò sempre legato da duraturo vincolo di  affetto e di amicizia, nel cui interesse non ho lesinato sforzi, nell’intento di conoscere, comprendere e soddisfare nel migliore dei modi i bisogni e  le istanze della popolazione. Uno speciale saluto cordiale rendo al Sindaco, ai consiglieri neo eletti e agli assessori in pectore – ha concluso Leopoldo Di Mattia – con l’auspicio che nell’esercizio della loro funzione di governo non vengano mai a perdere di vista e di mira il bene comune e il superiore interesse della generalità, o quantomeno della maggioranza, dei cittadini».