Robimarga: "Il complesso socio-sanitario limita il fenomeno della mobilità passiva"

TERAMO – “Sul piano integrato Casalena, il centrosinistra teramano conduce una opposizione basata sulla disinformazione e mistificazione della realtà”. Puntuale arriva la replica dell’assessore comunale all’Urbanistica, Corrado Robimarga, in risposta alle polemiche sollevata dopo l’approvazione in Consiglio comunale di un piano che prevede l’edificabilità di un’area di Villa Mosca destinata a ospitare una residenza sociosanitaria e palazzine residenziali e commerciali. “Il Piano Integrato Casalena –si legge nella replica di Robimarga – è perfettamente in linea con la vocazione ambientalistica della Giunta Brucchi, in quanto il PRG adottato nel 2003, sotto l’Amministrazione Sperandio (nella quale figuravano numerosi consiglieri dell’attuale opposizione) prevedeva nell’area di Villa Mosca la possibilità di realizzare edifici residenziali per 30 mila metri cubi, che avrebbero determinato un “consumo del suolo” in maniera “anarchica”, senza aree verdi e spazi socializzanti”. Il Piano di intervento approvato, per Robimarga, va letto come una riduzione delle volumetrie edificabili nell’area di una cubatura superiore ai 10 mila metri, ma anche come una riduzione del carico urbanistico rispetto alle previsioni edilizie del PRG e l’opportunità per l’area di dotarsi di un parco urbano. Per l’assessore all’Urbanistica, non è di secondaria importanza anche la sistemazione della viabilità di via Don Minzioni, una strada che, secondo quanto previsto dal piano, diventerebbe a doppio senso di marcia. “Per il quartiere – ha dichiarato Robimarga – è stata individuata la costruzione di un complesso che migliora la qualità ambientale e la vivibilità dell’intero comprensorio di Villa Mosca”. Per quel che riguarda la realizzazione della struttura socio sanitaria, l’assesore chiarisce che l’amministrazione, con l’approvazione del piano, concede solo la destinazione urbanistica lasciando ad altri enti le necessarie autorizzazioni, affinché diventi operativa. “Personalmente ritengo che il complesso socio sanitario complementare al pubblico, e assente solo nella nostra provincia, può limitare l’emigrazione dei pazienti in altre regioni o province, riducendo il grave disagio economico e fisico al quale molti oggi sono sottoposti. Per il bene della comunità teramana – ha dichiarato infine Robimarga – mi auguro che questa sia solo una pagina oscura del centrosinistra in Consiglio comunale e che si riprenda quel sano confronto basato su dati oggettivi e reali”.