Chiodi: "Bertolaso rimarrà punto di riferimento per l'Aquila"

TERAMO – ”Un uomo di grande umanita’ ed un professionista di indubbia competenza ed esperienza”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario delegato per la Ricostruzione post terremoto, Gianni Chiodi, alla notizia dell’imminente pensionamento del capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. ”Nessuno, credo, possa disconoscere i suoi meriti, acquisiti sul campo in anni intensi di lotta contro calamita’, avversita’, emergenze di ogni genere – aggiunge Chiodi -. Personalmente ho avuto modo di apprezzare le qualita’ di Guido sin dalle ore immediatamente successive al sisma del 2009. Abbiamo condiviso, per mesi, la drammaticita’ e gli infiniti problemi della tragedia aquilana. E abbiamo lavorato su soluzioni, le piu’ adeguate per il momento, compiendo scelte difficili, ma necessarie, anche se a volte impopolari”. ”Come uomo simbolo della Protezione civile – ricorda ancora Chiodi – Bertolaso ha affrontato egregiamente la fase dei soccorsi e dell’emergenza, pur riconoscendo che la situazione da me ereditata, in divenire, si e’ arricchita di ulteriori difficolta’ ed ostacoli”. Per il governatore quello di ”Guido sara’, comunque, un pensionamento solo formale, perche’ sicuramente continuera’ ad essere un punto di riferimento importante per chi lo succedera’ e per chi, suo malgrado, si trovera’ di fronte a situazioni incresciose”. ”Lo ringrazio di cuore per tutto cio’ che ha fatto per l’Abruzzo terremotato, per L’Aquila e per gli aquilani – conclude Chiodi – certi che sara’ sempre tra noi, forse anche fisicamente, visto il legame instaurato con la comunita’ locale. Un augurio di buon lavoro a chi verra’ dopo di lui”. ”Sul pensionamento di Bertolaso non commento, non ho assolutamente nulla da dire. Semmai rispondo alle parole del Commissario Chiodi, pronunciate ieri a Milano”. Lapidario il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che col capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha vissuto anche momenti di forte attrito. Cialente fa invece riferimento all’intervento, dagli studi della trasmissione Mediaset ”Mattino cinque”, in cui il Chiodi ha annunciato la disponibilita’ in cassa di 2,5 miliardi di euro, non ancora utilizzabili a causa dei ritardi dei Comuni (dell’Aquila e del cratere) nella presentazione dei rispettivi Piani di ricostruzione. “C’e’ un problema grave della governance nella fase di ricostruzione – dice ilprimo cittadino dell’Aquila – e ribadisco la necessita’ di tornare a lavorare insieme, riconoscendo il ruolo centrale degli enti locali nei processi di ricostruzione, sul modello del Friuli”. ”Nella riunione di ieri – sono ancora parole del sindaco Cialente – ho inoltre chiesto al commissario Chiodi di poter disporre, come Sindaco, di una contabilita’ speciale, vale a dire vere e proprie anticipazioni di cassa, per far fronte ai costi dell’emergenza. Non sarebbe una novita’, poiche’ questo meccanismo, finche’ ci sono stati i fondi, veniva applicato dalla stessa Protezione civile. Dico questo – ammonisce – perche’ sono stanco di vedere imputate ai dirigenti e ai funzionari del Comune dell’Aquila responsabilita’ che non sono nostre, rispetto ai ritardi per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione, delle opere provvisionali di messa in sicurezza, degli indennizzi alle attivita’ produttive, per le spese relative ai traslochi, per la perdita di beni mobili e cosi’ via”.