Teramo lavoro: "Troppe inchieste nel giro di pochi mesi, chiudiamola"

TERAMO – Una provocazione, quella lanciata dal consigliere provinciale Diego Di Bonaventura (Pdl), per porre fine alle polemiche e agli scontri sulla gestione della società in house cui fanno capo 110 precari impegnati nella gestione di vari servizi dell’ente. Il consigliere, che è anche assessore comunale della Notaresco di Valter Catarra, nei prossimi giorni presenterà ai colleghi della maggioranza una mozione per chiedere di fatto lo smantellamento della Srl. «La società è nata per salvaguardare i servizi e tutelare i lavoratori che non avevano un futuro – ha dichiarato Di Bonaventura – ma visto che le opposizioni e i sindacati continuano a specularci sopra, è meglio chiuderla e così non se ne parla più». Nel giro di pochi mesi Teramo lavoro è finita nel mirino di un’ispezione interna, di due inchieste della procura e di una raffica di esposti. “Davvero troppo” per Di Bonaventura che specifica “ho il massimo rispetto della magistratura, ma sono sicuro della correttezza dell’operazione avviata». Le iniziative dei sindacati e dell’opposizione, a detta del consigliere del Pdl, costituirebbero la volontà di un attacco frontale alla classe dirigente della Provincia sferrato senza considerare le conseguenze per i lavoratori coinvolti”. Di Bonaventura accusa il centrosinistra di fare politica «sulla pelle dei lavoratori» in un momento d’incertezza relativo anche al futuro della società in house. «Il problema non l’abbiamo creato noi – conclude Di Bonaventura – i precari in Provincia ce li abbiamo trovati e oggi qualcuno vuole anche darci lezioni». Di qui la proposta provocatoria di smantellare Teramo lavoro. «Così dopo si tornerà a parlare delle persone e dei servizi che l’ente deve assicurare ai cittadini».