I poliziotti: «Manca sicurezza». Il questore: «Turni per garantire i cittadini»

TERAMO – Secondo il Sindacato autonomo di polizia (Sap), esiste una grave situazione per la sicurezza nella provincia di Teramo. Emilio Rajola e Giampaolo Guerrieri, segretari provinciali di Teramo, denunciano questa situazione come conseguenza della grave carenza di personale della polizia di Statoda impiegare nei settori sia investigativi che di prevenzione nel controllo del territorio e delle scelte del questore, Amalia Di Ruocco. Il Sap indica nel bilancio sociale presentato di recente il quadro di questa realtà, «con un aumento esponenziale dei reati predatori e una conseguente diminuzione della vivibilità nel contesto urbano e della qualità generale della vita». Secondo Rajola e Guerrieri, l’attuale organico della questura, con una riduzione negli anni di quasi il 30%, una pianta organica ferma alle esigenze operative del 1989, l’assenza di un adeguato turn-over, «non permette
di far fronte alle esigenze della sicurezza soprattutto anche per il delicatissimo periodo di crisi economica che vede nel tessuto sociale un esponenziale aumento delle proteste di categoria e comporta l’inevitabile ricaduta negativa su tutto il personale chiamato a rispondere ad un gravoso impiego». Ma il Sap non manca di puntare l’indice contro le scelte gestionali del vertice della questura, in particolare contro l’utilizzo del personale di uffici delicati come la Squadra mobile e la Digos, «che viene impiegato come tappabuchi in altri settori della Questura, ove invece, attraverso un’opportuna razionalizzazione delle risorse e competenze si potrebbe comunque fare fronte in maniera autonoma». Il Sap ha la sensazione che dietro «slogan di propaganda di efficienza non ci sia la reale consistenza dei risultati ottenuti, oltretutto attraverso la mancanza di rispetto del personale». Il sindacato autonomo di polizia si rivolge a tutte le istituzioni locali, «affinché non rimangano insensibili alle sue preoccupazioni, dimostrando con i fatti di essere vicini realmente ai problemi degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine con la stessa attenzione che quest’ultimi hanno avuto verso la cittadinanza nei recenti episodi di emergenza».

La replica del questore Di Ruocco. In realtà, almeno sul fronte del problema carenza di personale, era stato lo stesso questore Di Ruocco a sottolineare che «a fronte di una carenza di risorse umane e di mezzi, peraltro già rappresentata in più occasioni ai competenti organi del Dipartimento della Pubblica sicurezza, i risultati raggiunti in tema di prevenzione e repressione dei reati e qualità della sicurezza nella Provincia siano stati ragguardevoli». Nelle parole del questore, è evidenziata «l’attenzione costante a migliorare la qualità del servizio reso alla cittadinanza, anche rivedendo continuamente i processi organizzativi interni. Proprio in tema di gestione del personale – spiega il responsabile dell’ordine pubblico -, l’assenza verificatasi per alcuni giorni nella prima quindicina di febbraio, degli appartenenti al ruolo degli ispettori e sovrintendenti addetti all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico per motivi vari: malattie, congedi parentali, improcrastinabili congedi ordinari e l’improvvisa aggregazione di uno di essi da parte del Ministero ad altra Questura, ha comportato la necessità della sostituzione di almeno due assenti con altrettanti Ispettori individuati a rotazione tra tutti i pari ruolo degli uffici della questura proprio per non incidere sulla specifica attività del settore di appartenenza. Ciò si è reso necessario proprio per la missione istituzionale dell’ufficio che ha visto maturare in contemporanea tante assenze che è la prevenzione ed il controllo del territorio in particolare, attraverso il “113”, le Volanti e le altre autopattuglie in servizio nell’arco delle 24 ore». Non c’è stato operatore di polizia distolto dal proprio compito investigativo, dunque, aggiunge il questore Di Ruocco, ma «breve aggregazione ad altro settore ugualmente importante, anche se più impegnativo per la turnazione notturna, per la necessità di assicurare al cittadino un qualificato pronto intervento durante tutte le ore della giornata, per migliorare la qualità della sicurezza urbana e rafforzare realmente la prevenzione dei reati diffusi».