Tercas, il giorno dopo. Pilla: «Si è veramente chiuso un ciclo»

TERAMO – Banca Tercas, il giorno dopo. E’ Dario Pilla, l’uomo della seconda era di corso San Giorgio, a sintetizzare l’accaduto: «La prima discontinuità l’ho data io – dice il direttore generale di Banca Tercas -. Adesso c’è stato il commissariamento che ha dato discontinuità alla governance. Ma sul piano operativo non cambia nulla, anzi chiediamo alla nostra clientela e al territorio, con la consueta serenità, di continuare a darci fiducia perchè la banca resta l’ultima banca del territorio, l’unica banca regionale».

Nel momento del terremoto, un pensiero all’uomo con cui ha condiviso un pezzetto di strada nella gestione di questa banca e che rappresenta la storia di questa banca: «Io credo che le disgrazie siano altre nella vita – ha detto Pilla -, lo dico con onestà. Però credo altresì che il presidente Nisii a dato un forte contributo e un forte impulso a questa per cui mi sento assolutamente di ringraziarlo, e lo ho già fatto personalmente, per quello che ha fatto. In alcuni cicli storici questo può avvenire, bisogna viverlo con grande serenità e portarne a casa tutta la positività che ci può essere».

La banca, secondo Pilla, ha chiuso la porta alle spalle, e adesso guarda a consolidare la propria posizione e soprattutto l’immagine, anche verso i 1.220 dipendenti del gruppo: «In questi momenti bisogna metterci la faccia, io sono abituato a metterci la faccia, non è bene nascondersi dietro un dito in certe situazioni. Per darle un segnale di quale è il momento, ieri con il commissario ci siamo recati in coda a una riunione programmata da tempo e abbiamo parlato ai direttori: abbiamo rassegnato loro quello che sto dicendo anche a lei. Discontinuità nella continuità che si era creata… mettiamola così…».

Nei programmi della banca dunque piena fiducia alle strategie operative disegnate da Dario Pilla: «Abbiamo sempre dichiarato più volte che avremmo voluto, e stimo già cominciando, riallineare la distibuzione degli attivi; cioè passare dagli impieghi concentrati su grandi gruppi a una modalità di assistenza frazionata all’economia reale. Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo e con il commissario abbiamo condiviso che questa è la strada maestra da seguire per la nostra banca. Chiaro che possiamo farlo se continueremo ad avere sempre la stesa fiducia dei risparmiatori».

Anche Bankitalia ha sottolineato le difficoltà legate alla passata gestione del credito in delicate operazioni che sono argomento di lavoro della magistratura. Lei crede che in futuro ci possano essere ripercussioni ancora su Banca Tercas? «Io credo che le difficoltà sono già ben note e perimetrate. Tutte le azioni di sostegno sono state già messe in atto. Continueremo – prosegue il direttore generale Tercas – in quesa opera di disciplina e di rigore e soprattutto attiveremo, come stiamo già facendo, tutte quelle azioni che ci permetteranno di recuperare i crediti vantati. Si è veramente chiuso un ciclo, glielo dico con sincerità».