Consiglia di iscrivere lo studente alla scuola privata. Ma lavora in quella pubblica

TERAMO – E’ già polemica per una registrazione telefonica che coinvolge la scuola pubblica. Il genitore di uno studente teramano di 16 anni bocciato per la seconda volta, chiede spiegazioni e consigli alla segreteria dell’istituto e si sente rispondere che una soluzione potrebbe essere quella di iscriverlo a una scuola privata per tentare il recupero di due anni scolastici, come fosse nella regola. Il genitore ha diffuso la registrazione pubblicandola su Youtube e distribuendola a tutti gli organi di informazione locali e nazionali. Nel colloquio, l’addetta alla segreteria della scuola pubblica teramana, suggerisce il ricorso alla scuola privata, ricordando che anche il preside «l’ha consigliato per delle determinate situazioni…».  «Il ragazzo si può aiutare in tanti modi… – aggiunge nella conversazione l’impiegata -, anche con la scuola privata e Teramo ne ha tantissimese… C’è la Battistelli, la Melchiorre, la Nazareno, il professor Cameli a Nepezano ne prepara anche tanti… Se il ragazzo ha bisogno di un insegnamento più individualizzato… per aiutarlo e farlo stare più concentrato… signora potete fare tutto… sono genitore anch’io, mi metto nei vostri panni, va aiutato…». L’impiegata poi rimanda a un successivo appuntamento con il dirigente o con chi lo sostituisce in istituto, un approfondimento della strategia da seguire. Dalla registrazione non emerge in realtà un chiaro e convincente indirizzo verso la scuola privata, quasi a sottolineare un interesse privato, ma l’episodio rileva una superficialità palese e colpevole di chi lavora nella scuola pubblica che avrebbe il dovere di promuovere il sistema scolastico statale dal quale dipende. Il genitore teramano accompagna il video con una riflessione: «Perché un contribuente deve "subire" la pubblicità per una scuola privata da un funzionario pubblico del Ministero della Pubblica Istruzione? "Vai in una scuola privata! Te lo consigliamo noi, quelli della scuola pubblica"».