Prati di Tivo: "Gestione fallimentare". Confesercenti accusa il centrodestra

TERAMO – “La tardiva gara d’appalto, indetta dalla Gran Sasso Teramano per la gestione degli impianti di risalita della stazione sciistica di Prati di Tivo e la conseguenza andata deserta della stessa, dimostra il totale fallimento gestionale della attuale dirigenza della società, nominata a prestanome della politica provinciale e regionale in sostituzione della precedente che ben aveva operato per il rilancio e ulteriore sviluppo di questa località turistica”. Perole durissime quelle del presidente provinciale di Confesercenti, Antonio Topitti, secondo cui la dimostrazione delle sue tesi sta nel fatto che a distanza di due anni si” è passati da un progetto di sviluppo di tutto il territorio montano, al rischio del totale fallimento e chiusura degli impianti, con ripercussioni negative per tutto il settore turistico”. Topitti , in un comunicato diffuso alla stampa, ha ricordato un convegno nel 2010 a Giulianova,  su iniziativa della precedente dirigenza della Gran Sasso Teramano (a presidenza del senatore Di Benedetto) in cui fu presentato un progetto in cui si prevedeva la realizzazione di nuove piste, collegamento tra la stazione di Prati di Tivo e Prato Selva e nuovi impianti sciistici  nel territorio di Nerito, oltre alla realizzazione di nuove infrastrutture viarie per facilitare i collegamenti con le aree costiere e con l’Autostrada dei Parchi. “Tutti i presenti presero impegni in merito, il presidente del Parco Diaconale s’impegnò ad interpretare a maglie larghe le norme restrittive del Parco, qualora ce ne fosse stata  la necessità, al fine di facilitare la realizzazione di nuove opere. Ad oggi  – dichiara Topitti – riscontriamo che nessuno degli impegni presi in quel convegno è stato mantenuto, ma a livello regionale, ancora devono essere erogati  i dodici milioni e mezzodi fondi FAS , a copertura della spesa per la realizzazione di nuovi impianti della cabinovia, spesa che oggi è sulle spalle del Gran Sasso Teramano con forti oneri passivi causa un ‘anticipazione di finanziamento del Medio Credito”. Il presidente di Confesercenti ritiene che l’attuale dirigenza nulla avrebbe fatto per la gestione ordinaria dell’impianto e per il territorio montano e avanza dubbi sulla gara d’appalto :“Non vogliamo pensare che il fatto di indire gare di appalto solo per una gestione a breve periodo (5 mesi) sia frutto di una fredda volontà finalizzata a disinteressare società che possono svolgere un ruolo di crescita e di sviluppo ( vedasi Sangritana che smonta strutture di sua proprietà) e lo si faccia ancora una volta per favorire gli interessi di amici degli amici”. “Tutto questo con gravissimi danni alle imprese turistiche del territorio e sulla pelle dei lavoratori del settore. Prati di Tivo fino a ieri punta di diamante di un rilancio turistico ed economico di tutto il territorio provinciale. Tutto ciò – conclude Topitti – accade mentre nella città capoluogo il cui ruolo da decenni a detta di tutti, deve essere da cerniera tra il territorio costiero e quello montano, le scelte strategiche sono le nuove inversioni dei sensi di marcia del traffico cittadino”.