Unità di cure primarie: «La scelta della Vibrata supportata da studi e dalla fuga dei malati»

TERAMO – La Asl di Teramo torna a difendere la scelta delle Unità di Cure primarie (Uccp) appoggiata sia dal sindaco di Sant’Omero, Alberto Pompizi, che dal segretario della FIMG, Ercole Core. “Essendo queste ultime delle strutture innovative – spiega la Asl in una nota di replica alla Cgil che ha definito tali unità “scatole vuote” i risultati si vedranno nei tempi dovuti. La ventilata mancanza di uno studio epidemiologico fatto prima della loro apertura è una pura illazione. Se non ci fosse stato uno studio dettagliato, non si sarebbe deciso di aprire la prima Uccp a Villa Rosa di Martinsicuro, dove più alta è la fuga dei malati verso le vicinissime Marche, e di fare della UCCP di Sant’Egidio alla Vibrata un ulteriore caposaldo per garantire servizi di Cure primarie per gli abitanti della parte interna della Val Vibrata”. “Per quanto attiene alla manifestazione di pochi rappresentanti sindacali tenutasi ieri (protesta per il mancato pagamento dei progetti obiettivo) le spiegazioni sono già state fornite da questa azienda (“l’attuale accordo sindacale prevede la corresponsione delle retribuzioni per tali prestazioni di regola ogni 3-4 mesi, tempo tecnico indispensabile per effettuare i dovuti riscontri”). I cittadini avranno modo di farsi una loro idea, potendo valutare almeno due versioni, e tenendo conto che la versione della azienda non ha potuto essere smentita dai manifestanti. Si precisa anche che il ritardo nella consegna dei documenti di valutazione è stata probabilmente la conseguenza del pensionamento del responsabile del 118, avvenuta in concomitanza. Sulla presunta richiesta dei manifestanti, riportata oggi dalla stampa, secondo cui questa Azienda dovrebbe essere a loro fianco per chiedere alla Regione un ampliamento degli organici, si precisa che la ASL ha fatto già tutti i necessari e possibili passi perché ciò avvenga. Si precisa – conclude la nota della Asl – che, ad oggi, nessun posto di lavoro che sia stato necessario e possibile coprire è rimasto scoperto, grazie al lavoro del responsabile dell’Ufficio Personale della Asl, Maurizio Di Giosia2.