Pomante: «Nessun avvicinamento né al Pd né a Brucchi»

TERAMO – Nessun avvicinamento al Partito Democratico né tantomeno al centrodestra di Brucchi. Secca smentita del leader degli ‘arancioni’ che oggi interviene di nuovo a mezzo stampa per chiarire la sua posizione e quella del suo gruppo, dopo il divorzio di qualche giorno fa dal movimento civico Teramo 3.0. “Gli arancioni hanno sempre avuto le idee chiare”, scrive in una nota il capogruppo in Comune della lista ‘Finalmente Pomante’, “al contrario di chi non riesce a fare a meno di sotterfugi, inganni, complotti, strategie occulte, governi ombra, la caratteristica di questo gruppo, che continua a crescere proprio per l’approccio trasparente e sincero, è quella di operare alla luce del sole, condividendo ogni volta con i cittadini scelte e strategie”. Di qui la replica ai rumors delle ultime ore che lo “vorrebbero prossimo all’ingresso nel Pd o addirittura pronto ad entrare nella squadra del sindaco Brucchi”. “Gli arancioni sorridono e ricordano che ben altri sono i problemi di cui preoccuparsi – è la risposta dell’avvocato – visto che è alle porte l’approvazione dei regolamenti per i tributi locali. Il Comune dovrà compensare la riduzione dei finanziamenti da parte dello Stato. C’è il rischio concreto che le "sirene politiche", che dovrebbero ammaliare il sottoscritto, si trasformino in "sirene d’ambulanza" per le tasche dei teramani”. In tal senso, le richieste di Pomante e dell’altra consigliera ‘arancione’, Maria Cristina Marroni, saranno quella di redistribuire la pressione fiscale “affinchè le famiglie in difficoltà, gliartigiani e le piccole imprese possano tirare il fiato. Occorrerà poi prevedere incentivi per le nuove attività finalizzate a valorizzare il nostro territorio”. E le leve su cui puntare per rilanciare l’economia teramana, secondo Pomante sono l’innovazione tecnologica, la cultura e il turismo. “Quanto alla disponibilità al confronto con gli esponenti della maggioranza e con il Sindaco dimostrata nel corso degli ultimi incontri – aggiunge ancora il consigliere – occorre non dimenticare che una città ha scelto di farsi guidare da Maurizio Brucchi e dai suoi sostenitori (Gatti, Tancredi, ecc.) per i prossimi cinque anni”. “L’opposizione distruttiva e priva di capacità di analisi – chiude che non formula progetti e proposte, non ha alcun senso. Noi arancioni, nel rispetto delle istituzioni, resteremo indipendenti ascoltando solo i cittadini, facendo le nostre proposte ed appoggiando quelle che riterremo utili per Teramo. Da qualsiasi parte provengano”.