Multe all'Università: "Vicenda paradossale, pericolosa anche per altri enti" dice Di Sabatino

TERAMO – Chi governa la cosa pubblica sempre più spesso può trovarsi davanti a situazioni speciose. Interpreta così, il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, la vicenda delle multe all’università di Teramo, che il Rettore D’Amico vuole saldare personalmente. la questione, dunque, apre altri capitoli, come era prevedibile. Dice una nota dell’ufficio stampa della Provincia: "Sulla vicenda raccontata dagli organi di informazione relativa alla decisione del Rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, di pagare di tasca propria le multe comminate all’Ateneo per la violazione di norme di sicurezza, interviene anche il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. Trovo sconcertante, dice Di Sabatino, che l’attività di doverosi controlli sugli uffici pubblici che ha portato all’accertamento di difformità risalenti a decenni fa e in via di risoluzione proprio grazie alle azioni messe in campo dall’attuale Rettore non comporti un’assunzione di responsabilità da parte dell’istituzione Ateneo. A prescindere dalle decisioni, coraggiose, del Rettore, pare davvero paradossale, non trovo altre parole per definirlo, quanto sta accadendo. Anche per questo, in qualità di professionista, ho deciso di assumere il patrocinio gratuito nella difesa di D’Amico: non perché lui avesse particolare bisogno di me ma perché ritengo che questa vicenda rappresenti un esempio delle molte possibili contraddizioni nelle quali può trovarsi oggi chi governa la cosa pubblica”.