TERAMO – Ha fatto il pieno di presenze e di interesse il dibattito sulle "Ragioni del No al Referendum Costituzionale", organizzato dal vicepresidente del Consiglio regionale e leader di "Futuro In", Paolo Gatti, alla sala polifunzionale della Provincia ieri pomeriggio. Molti gli amministratori provinciali e regionali del centrodestra, tra i quali il Governatore emerito Gianni Chiodi e il consigliere regionale Mauro Di Dalmazio, olre a componenti della giunta teramana di fede gattiana e allo stesso sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi e al collega di Chieti, Umberto Di Primio. Un prestigioso contributo alla discussione, moderata dalla giornalista Dorotea Mazzetta, l’hanno portato il professor Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, e l’onorevole Altero Matteoli, ex ministro e attuale presidente della Commissione Infrastrutture del Senato. Nella sua introduzione, che ha costituito spunto per l’interessante dibattito, Paolo Gatti ha sottolineato il rischio di una "spaccatura interna del Paese, all’esito di questo referendum costituzionale", che suddividerà in parti contrapposte gli italiani, su un argomento, "la Costituzione, che invece dovrebbe unire il Paese e che non può essere oggetto di scontro".
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