Dalmati e Rudyani vanno da soli, nel duello Gatti-Di Dalmazio si consuma la diaspora del centrodestra

TERAMO – Che la contrapposizione vera all’interno del centrodestra teramano fosse quella tra Gatti e Di Dalmazio, lo avevamo sottolineato da tempo, e che questa potesse portare a non rendere inclusivo il percorso fino alle candidature, anche. L’annuncio del film già visto è di ieri sera tardi: i civici dalmati e rudyani, ovvero Al Centro per Teramo e Azione Politica, alle elezioni andranno da soli, con un candidato proprio che, a meno di grandi ulteriori novità, potrebbe essere Mauro Di Dalmazio.
Sì proprio quei civici che il 23 marzo fecero sapere di avviare il percorso politico assieme a Fratellli d’Italia proponendo il nome di Giandonato Morra – salvo poi ‘piccarsi’ sul documento che Forza Italia e gattiani indicavano lo stesso Morra quale ‘esploratore’ del centrodestra -, quegli stessi civici che una volta noto il diktat della Lega sul candidato alternativo, avevano rimesso la palla ai partiti affinchè scegliessero loro tra Morra e Del Paggio, senza preclusioni per l’uno o per l’altro, ebbene quegli stessi civici oggi decidono una strada diversa, solitaria o, al massimo, in due. Ma non ci siamo persi niente per strada, tutto torna, anche la conferma che dietro all’indicazione dell’avvocato Lucoi Del Paggio – come era stato ipotizzato – ci fosse stato lo zampino dei dalmati, ‘travestita’ poi da proposta salviniana.
Perchè mentre Giandonato Morra ha lavorato fino a ieri sera per coalizzare più forze possibili attorno alla sua candidatura nel centrodestra, e la Lega sembrava essersi riavvicinata sul suo nome, analoga attività politica non è stata svolta da chi, forse per velleità antagonista di candidatura, ha favorito indirettamente una spaccatura. Meglio separati e consapevoli, che assieme e indifferenti: è questa la sintesi che si frappone tra Di Dalmazio e Gatti. A ribadirlo è la stessa nota diffusa ieri notte, laddove si cita il "progetto in discontinuità di merito e di metodo con l’ultima esperienza amministrativa del Comune di Teramo". Se Morra candidato sindaco andava bene, è chi sta dentro l’alleanza con Morra che non va bene…

Ecco la nota con cui Giorgio Di Giovangiacomo e Rudy Di Stefano fanno sapere dello schieramento solitario, rinviando a una conferenza stampa l’annuncio del nome del candidato: «In piena coerenza con il percorso politico degli ultimi tre anni, constatata l’impossibilità di porre in atto, con le rappresentanze politiche della coalizione di centrodestra, un progetto in reale discontinuità di merito e di metodo con l’ultima negativa  esperienza amministrativa del Comune di Teramo, i gruppi civici “Al centro per Teramo” ed “Azione politica” comunicano che, per le prossime elezioni amministrative, formuleranno una proposta di governo della città, inclusiva ed aperta alle forze che la vorranno condividere, con un proprio candidato sindaco».