La cultura paga secondo l'amministrazione D'Alberto, ecco la rivoluzione Ponziani

TERAMO – Punta sulla cultura il progetto di rinascita di Teramo dell’Amministrazione D’Alberto che questa mattina, in una conferenza stampa alla Pinacoteca civica di viale Bovio, ha presentato le linee di intervento per l’attività culturale cittadina. Ad illustrare il programma sono intervenuti, oltre al primo cittadino, l’assessore Luigi Ponziani, primo uomo di ‘cultura’ con questa delega, dopo Siriano Cordoni della Giunta Sperandio, e il presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore.

LUIGI PONZIANI “Ripartiamo da quello che abbiamo“: è questo il motto ripetuto più volte nel corso della conferenza stampa dal neo assessore alla Cultura Ponziani. «Partiamo da una situazione di grande difficoltà, oggi la cosa più importante non è tanto individuare possibili manifestazioni che ci saranno e saranno al centro della nostra attenzione, ma individuare un percorso di progettualità da condividere con le associazioni e con tutte le istituzioni culturali del territorio. Priorità assoluta è la riapertura (e il riallestimento) della Pinacoteca civica e del Museo Archeologico, chiusi da oltre due anni. Nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale esistente – ha continuato Ponziani – c’è anche la questione delle risorse umane, insufficienti e non adeguate dal punto di vista professionale. Non esistono tuttologi, per questo indiremo dei concorsi per scegliere un professionista competente e preparato che andrà a dirigere il Polo museale».

Tante le iniziative presenti nel programma dell’assessorato alla Cultura, dalla nascita di un centro di studi dedicato a “Melchiorre Delfico”, mostre e il “Museo fuori dal Museo“, un percorso virtuale che sarà proiettato nelle scuole di ogni ordine e grado e negli ambienti periferici del territorio comunale, che permetterà ai cittadini di godere di quei reperti che attualmente non è possibile vedere. Si intensifica anche la collaborazione tra il Comune di Teramo e le Associazioni culturali presenti sul territorio. Tornano, infatti, anche quest’anno il Premio di Venanzo, il Festival della Follia e, ovviamente, il Premio Teramo. Tra le novità proposte dall’Amministrazione D’Alberto in campo culturale c’è “Lo sguardo di Clio“, un Festival permanente che avrà ogni anno un tema diverso. Si tratta di un grande contenitore di iniziative culturali in cui l’assessorato convoglierà le risorse finanziarie.

GIANGUIDO D’ALBERTO «In questo momento più che mai è importante invertire il rapporto tra Amministrazione e cultura – ha detto il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto –. E’ ora di iniziare a percepire e a considerare il nostro patrimonio culturale come un capitale. Un aspetto molto importante da valorizzare è il rapporto con la Fondazione Tercas che non deve essere trattata come un ‘bancomat’ a cui fare appello quando c’è bisogno di finanziamenti, ma come un’istituzione culturale con cui creare una collaborazione costante. La richiesta di risorse, che ci sono e ci sono state (la Fondazione ha assicurato al Comune di Teramo un finanziamento di circa 30mila euro) deve essere accompagnata da una co-programmazione: solo cosi possiamo attuare una politica culturale che sia in grado di ridare a Teramo il ruolo di Capoluogo di provincia che negli ultimi anni ha un po’ smarrito».