TERAMO – Il Tar del Molise ha respinto il ricorso presentato dalla capogruppo Teramo Ambiente e dalla mandataria Diodoro Ecologia, contro l’assegnazione del servizio di igiene urbana del Comune di Termoli alla Rieco e Smaltimenti Sud, avvenuta il 17 aprile di quest’anno, all’esito della gara di appalto bandita dall’amministrazione comunale molisana. I giudici amministrativi, con sentenza depositata sabato scorso, hanno dichiarato inammissibile e infondato il ricorso principale, e improcedibile quello incidentale per sopravvenuto difetto di interesse. La gara prevede l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per i prossimi 7 anni, per un importo complessivo di commessa di 30 milioni di euro. Il servizio era gestito dalla Teramo Ambiente dal 2008 e attualmente, in attesa delle pronunce e dell’espletamento delle procedure di gara, lo svolge in regime di proroga fino alla fine del mese. La vicenda molisana è strettamente legata al futuro della TeAm nella sua forma giuridica pubblico-privata. Più volte infatti il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto – e l’ultima volta ieri mattina in Consiglio comunale – è tornato a parlare di TeAm completamente pubblica e di rivedere il valore delle azioni in possesso della parte privata (stimate in circa 1,7 milioni di euro) proprio alla luce della perdita della commessa di Termoli.
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