Chiuso l'accordo con l'imprenditore Finori: parte la stagione dei Prati, al via il 24 gennaio anche con la quadriposto. Ecco l'intervista al nuovo gestore

TERAMO – Alla fine tutto confermato nonostante quelle cassandre che volevano, o meglio preferivano, vedere chiusa per una intera stagione la stazione invernale dei Prati di Tivo.
Il 24 gennaio la seggio-cabinovia dei Prati di Tivo riaprirà e a gestirla sarà l’imprenditore che avevamo annunciato (leggi qui): Marco Finori, titolare dell’omonima srl, ha presentato l’offerta delle tre giudicata migliore dall’assemblea dei soci della Gran Sasso Teramano che si è riunita in serata (le altre erano della Rumm Club di Napoli, e del Consorzio Gran Sasso-Prati). L’idea vincente di Finori è il rilancio della stazione turistica con eventi con campioni dello sport e la riattivazione dei due rifugi Diruto e Della Guide, a monte della seggio cabonovia e nei boschi dei Prati bassi. Oggi alla firma del contratto con il liquidatore Gabriele Di Natale ha anche annunciato che riprirà molto probabilmente anche la quadriposto ex Calderotto.
«Abbiamo vinto contro tutto e contro tutti – esulta il presidente Diego Di Bonaventura lasciando la sede della Provincia -. Questo accordo apre la strada a una nuova era dei Prati di Tivo, che offre una grosso opportunità per rilanciare qualcosa che tanti avrebbero voluto vedere morto. Ma io sapevo che dovevo metterci tutto l’impegno per dimostrare che si può fare e che questa località merita».
Per il liquidatore Gabriele Di Natale la gestione approvata dall’assemblea della GST «è una sfida. Io non avrei riaperto senza le dovute garanzie, visto cosa è accaduto in passato. Adesso c’è un imprenditore serio, che ha interesse in questo investimento e che ha fornito garanzie maggiori rispetto ad altri competitor».
Finori ha anche trovato il tanto ricercato caposervizio, l’ingegnere trentino Alessandro Albosini, che in passato ha lavorato anche sulla manutenzione della sulla seggio-cabinovia dei Prati di Tivo.
Soddisfatto anche il sindaco di Pietracamela, Michele Petraccia: «E’ una boccata d’ossigeno per la nostra stazione turistica. Adesso è indispensabile che si pensi a un bando pluriennale ma che non sia come i precedenti, perché noi siamo diventati esperti a fare bandi che poi vanno deserti. Dovrà essere attrattivo per chi vuole investire sulla nostra montagna».

Guarda l’intervista al nuovo gedtore Marco Finori