Il numero dei contagi in Val Fino è anomalo, i sindaci chiedono di isolare tutta la zona

TERAMO – "Chiudere immediatamente, senza alcuna ulteriore esitazione, l’area territoriale dei comuni della Vallata del Fino, confinanti con quella pescarese". E’ tornanto a dirlo senza mezzi termini, questa mattina nel corso di una conferenza stampa, il sindado di Teramo, Gianguido D’Alberto, quale presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl di Teramo. D’Alberto è tornato a farsi portavoce dell’esigenza dei colleghi di Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Castilenti, Arsita e Bisenti, che già tre giorni fa avevano richiesto misure drastiche e totali di isolamento dal resto della regione: alla base delle preoccupazioni c’è il dato, definito ‘anomalo’ rispetto al numero dgli abitanti, di diffusione del contagio, con quattro casi di positività al virus (due a Castiglione, uno a Montefino e uno a Silvi) sui 9 totali della provincia di Teramo. I sindaci hanno scritto di nuovo al Governatore Marsilio, al prefetto di Teramo, Graziella Patrizi e alle altre forze istituzionali, affinchè si provveda alla chiusura anche delle attività produttive della zona. "I primi cittadini – ha detto D’Alberto, che è anche presidente regionale dell’Anci – sono tutti d’accordo e hanno pronte le ordinanze per trasformre i loro territori in zone rosse, ma hanno bisogno dei presupposti sanitari: chiediamo pertanto alla Asl di fare chiarezza definitiva nella fotografia della situazione. E’ la vera mergenza che il nostro territorio provinciale ha, cerchiamo di contenere, di interrompere il flusso di persone che si recano in questi territori per lavoro, creando ulteriore pericolo per il contagio"