Stadio Bonolis, il Comune fissa i paletti per risolvere la convenzione. Iachini chiede 4 milioni

Approvato dalla giunta l’atto di indirizzo che dovrà portare a una nuova gara e nuova convenzione. Il concessionario fa la sua proposta e spiega come il Comune potrà pagarla

TERAMO – Tra gli obiettivi di questo 2024 dell’amministrazione comunale di Teramo c’è la risoluzione della convenzione per la gestione dello stadio Bonolis. Adesso è scritto nero su bianco, sull’atto di indirizzo che la giunta ha approvato nei giorni scorsi e che affida alla dirigenza comunale un obiettivo a garanzia sempre dell’interesse pubblico: valutare le condizioni per l’ottimale gestione dello stadio e per la risoluzione della convenzione del 2006, per costruire i presupposti per una nuova procedura di affidamento ad evidenza pubblica dell’impianto.

I criteri restano sempre gli stessi: separare la gestione della parte sportiva dell’impianto da quella commerciale e su queste basi che prosegue la trattativa per una soluzione transattiva con l’attuale gestore dell’impianto sportivo, la Soleia di Franco Iachini – da risolvere con una rateizzazione di 10 anni -.

Ecco appunto, la trattativa. Avviata nel novembre scorso, in pendenza di un arbitrato tra le parti, parte da opposte richieste. Da un lato c’è Iachini che attraverso i suoi legali fa sapere di voler chiudere il rapporto con il Comune, di fatto restituendo impianto e gestione, al costo di quanto sborsato nel 2019 per l’acquisto della convenzione, a cui bisogna sommare gli interventi di ristrutturazione svolti in questo periodo. Tradotto in cifre: qualcosa che si avvicina molto ai 4 milioni di euro.

Iachini è disponibile a incassare la somma in 10 anni, in sostanza senza far sborsare soldi al Comune bensì prendendo in affitto i locali commerciali (quelli grezzi non ancora completati), gli incassi derivanti dai concerti o eventi nel periodo maggio-settembre sull’impianto sportivo e gli affitti attuali come antenne e Decathlon (a cui il Comune subentrerebbe). E’ una ipotesi, che già presenterebbe un primo scoglio: il periodo maggio-settembre è quello in cui il calcio vive comunque e non può trovare l’impianto occupato da attività extrasportive.

Il Comune in ogni caso ha definito nella trattativa due ‘paletti’: che Iachini completi gli interventi sull’impianto che ancora mancano e che erano previsti addirittura nella convenzione del 2006, ma soprattutto la “garanzia di previsioni agevolate e puntualmente definite, nella convenzione per la gestione dell’impianto sportivo, per lo svolgimento dell’attività della squadra di calcio di riferimento o più rappresentativa della Città di Teramo, comprensivo della stagione sportiva complessivamente intesa“.

“Il nostro obiettivo prioritario – sottolineano il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’Assessore allo Sport Alessandra Ferri – è trovare una soluzione condivisa che permetta, anche attraverso la separazione della gestione sportiva da quella commerciale e la garanzia del completamento dei lavori previsti nell’attuale convenzione e non ancora realizzati, di avviare un nuovo percorso che garantisca un futuro alla struttura sportiva. Struttura che deve tornare ad essere principalmente la casa della squadra di calcio della città. Ed è per questo che nell’atto di indirizzo, tra le altre cose, abbiamo espresso la volontà di definire in maniera puntuale, e non generica come nell’attuale convenzione, previsioni agevolate per l’utilizzo dell’impianto per l’intera stagione sportiva, complessivamente intesa, con l’obiettivo di valorizzare tutte le potenzialità dell’impianto, in gran parte attualmente inespresse. Con il coraggio e la responsabilità che da sempre contraddistinguono la nostra Amministrazione, anche su questa vicenda stiamo valutando ogni azione volta a  sanare i problemi derivanti dal passato che, come in questo caso, continua a pagare la nostra comunità sportiva e non solo”. 

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