TERAMO Con una clamorosa provocazione, il Sindaco Chiodi annuncia che se entro un mese la Regione e la Provincia non daranno risposte concrete all'emergenza rifiuti, si assumerà la responsabilità di avviare i lavori di ampliamento della Discarica La Torre. “Ma la risposta dovrà essere concreta e realizzabile a breve termine, altro che politichese. ” chiosa il Primo Cittadino. La situazione è definita da Chiodi come drammatica perché si corre il rischio di rivedere anche a Teramo le scene “vergognose” che si vedono in questi giorni in Campania. Il prossimo 3 settembre scadranno infatti (senza possibilità di proroga) i termini che consentono lo smaltimento dei rifiuti a Casoni. Ciò pone i 26 Comuni del Corsu dinanzi ad una prospettiva inquietante: quella di non sapere dove smaltire i rifiuti solidi urbani. Il Comune di Teramo offre la possibilità di tornare ad utilizzare la discarica La Torre, ma per farlo è necessario ampliarla ed ottenere le autorizzazioni da Regione e Provincia, che al momento non ci sono. L'ampliamento della discarica potrà essere attivato in soli 4 mesi anche in virtù dell'utilizzo delle infrastrutture, dei servizi di base, del personale comunale, della viabilità, dello stoccaggio dei percolati, degli allacci energetici e dell'utilizzo degli altri impianti tecnici presenti nel bacino esistente. E' questa, ricorda il Sindaco Gianni Chiodi, l'unica risposta concreta all'emergenza rifiuti e l'unica strada che consentirà di abbassare la TIA, la contestata tariffa ora in vigore.
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