Un altro Teramo dai due volti, ma stavolta arrivano i tre punti

TERAMO – (jacopodifrancesco) Bipolare. Ancora una volta va in scena il Teramo in versione Dr. Jeckyll e Mr. Hyde, ma per l’Ancona non c’è scampo: 3-2 il risultato finale, con i tre punti ritrovati che rappresentano ossigeno puro per la classifica biancorossa.
Inedito 4-3-3 per Nofri, Manganelli fa coppia con Speranza e c’è Di Paolantonio largo a sinistra. Brini schiera il suo classico 4-2-3-1.
Champagne al via Dopo qualche minuto di studio, il Teramo ingrana la sesta: prima Ilari svetta solo su corner di Petrella al 7′, poi all’11’ Bulevardi avvia l’azione con il suo spunto, appoggia a Sansovini che trova Petrella per l’assist di ritorno a Bulevardi, che pesca l’angolino con naturalezza per il 2-0. Dopo le reti, occasioni importanti ancora per il Sindaco.
Il Diavolo crea superiorità sulle fasce, fa scelte veloci e con gli inserimenti continui dei centrocampisti crea spazio per le ricezioni profonde degli attaccanti.
Out Bulevardi Al 30′ Steffè rileva Bulevardi, disinnescato da un intervento duro di Agyei, ed è un primo segnale del calo dei biancorossi: il centrocampista siciliano è l’anima del Teramo, per gli spunti e in fase di filtro. Al 40′ dopo una carambola da punizione Di Silvestro accorcia le distanze, si va negli spogliatoi sul 2-1; in chiusura annullato altro gol a Ilari per fuorigioco – dubbio – di Petrella.
Doccia fredda Il Teramo è irriconoscibile, in avvio di ripresa l’Ancona prende possesso della trequarti e al 9′ ancora Di Silvestro tocca in mezzo a tre e insacca il pari. I dorici continuano ad imporre la loro manovra, i fantasmi del Diavolo sono visibili a tutti i 1.500 del Bonolis (175 gli ospiti) e non si supera più la mediana. L’Ancona non capitalizza il possesso solo perché non ha trame ordinate; Di Paolantonio non trova il giro giusto in contropiede, poi la svolta: si fa male Petermann quindi dentro Fratangelo, Nofri passa al 4-2-3-1.
Torna la luce Il neo entrato anconetano Samb, su un appoggio sbagliato di Speranza spara alto, poco dopo in ripartenza Fratangelo si accentra e con un destro chirurgico infila l’angolino per il delirio biancorosso. In campo la confusione era e resta sovrana, il Teramo si arrocca e l’Ancona non dà l’impressione di poter tornare pericoloso, si chiude sul 3-2.
Come troppo spesso accade, c’è una fase della gara in cui il Teramo dimentica di essere un squadra, ha paura della palla, nei singoli e nel sistema. Oltre questo, vedremo con quale modulo ma un’identità comincia a vedersi, e qualcuno sembra sulla strada buona per ritrovarsi.
Prevedibile un ampio turnover mercoledì – ore 14:30 – contro il Siena, poi la difficile trasferta di Reggio Emilia: servirà una gran prestazione.
 
Teramo Calcio (4-3-3): Rossi; Scipioni, Manganelli (80’Caidi), Speranza, D’Orazio; Bulevardi (30′ Steffè), Petermann (64′ Fratangelo), Ilari; Di Paolantonio, Petrella, Sansovini.
 
Pagelle  
Migliore in campo: Bulevardi 7,5 
Rossi 6 fa il suo
Scipioni 6 recupera e aiuta in avanti
Manganelli 5 cala alla lunga soprattutto mentalmente 
Speranza 6 qualche errore inatteso, ma salva varie situazioni 
D’Orazio 5 poco nel gioco aereo, meno sul sostegno offensivo
Petermann 5 belli i cambi di gioco, ma da regista vanno sbagliati meno passaggi
Ilari 7  gol da opportunista, corre fino allo stremo
Di Paolantonio 6,5 sapienza tattica 
Petrella 6,5 crea superiorità 
Sansovini 6,5 fin quando regge fisicamente, l’attacco si mantiene sulle sue sponde
Steffè 5 perde uomini e palla con troppa frequenza 
Fratangelo 7 dribbling, palle recuperate, gol da giocatore vero: si farà 
Caidi 6 utile per respingere l’assalto finale